Lavoro

Network Contacts e Regione Puglia evitano i 280 licenziamenti

Impiegati alla Network Contacts di Molfetta © Regione Puglia
Grazie al contratto di programma sottoscritto con la Regione Puglia, che permetterà all’azienda di investire in un progetto di ricerca e sviluppo in ambito di AI e blockchain, per erogare servizi innovativi. Tra i dipendenti molti ruvesi
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Network Contacts, impresa leader del business process outsourcing e customer care, ha deciso di interrompere la procedura di licenziamento collettivo, aperta lo scorso 11 agosto, per 280 dipendenti – di cui molti sono ruvesi – delle sedi di Molfetta e Concorezzo.

Per loro, dunque, non ci sarà più la prospettiva di un licenziamento. La notizia è stata data durante la conferenza stampa, organizzata venerdì scorso nella sede di Molfetta, alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. La soluzione è stata possibile grazie al contratto di programma sottoscritto con la Regione Puglia, che ha posto le basi per una inversione di tendenza rispetto alle difficoltà in cui si è ritrovata l’azienda nell’ultimo anno dopo il Covid.

«Esprimo la mia soddisfazione – ha detto il presidente Emiliano – per la revoca dei licenziamenti perché ogni singolo posto di lavoro è sacro e va salvaguardato. Qui ne salviamo 280, c’è da esserne felici. Se poi questo risultato è generato dalla bontà delle politiche industriali e del lavoro della Regione Puglia, dalla validità delle nostre misure di sostegno agli investimenti, sono ancora più contento. Mi complimento con Network Contacts: tuttavia sappia l’azienda che vigileremo sul contratto di programma affinché non un solo posto di lavoro si perda per strada».

«Il contratto di programma – ha spiegato Marco Borgherese, vicepresidente di Network Contacts – permetterà all’azienda di investire in un ambizioso progetto di ricerca e sviluppo in ambito di intelligenza artificiale e blockchain, per progettare ed erogare servizi innovativi, digitali e di customer management, in ottica data driven ma con al centro sempre lo human touch, e in un complementare programma di formazione e certificazione delle competenze digitali. Queste iniziative consentiranno nel medio periodo di migliorare la condizione economica dell’azienda e auspicabilmente di tornare all’equilibrio di bilancio tutelando così tutti i posti di lavoro».

Per il presidente Emiliano un’azienda che investe in nuova tecnologia, formazione e riqualificazione del personale, proprio in un momento difficile per l’impresa, «va ringraziata perché dimostra di avere le carte in regola per superare ogni aspetto della crisi e per creare le condizioni, grazie anche al nostro contratto di programma, per non parlare più di esuberi bensì di futuro e prospettive sostenibili per le attività aziendali e l’occupazione».

«Dopo un periodo molto complesso generato da una crisi di settore, prevalentemente degli outsourcer, da oggi Network Contacts può guardare al futuro con maggiore fiducia – ha detto Lelio Borgherese, presidente di Network Contacts -. Il dialogo con la Regione Puglia è sempre continuato anche fuori dai riflettori e l’azienda ha avvertito in modo concreto la vicinanza delle istituzioni regionali. La Regione, avendo aperto un accordo di programma con le imprese del territorio, ha consentito a Network Contacts di programmare investimenti tecnologici tali da permettere la possibilità di avere un nuovo posizionamento industriale».

La Network Contacts è la seconda azienda più grande della Puglia in termini di occupati, con 5000 dipendenti del territorio. «Non c’è dubbio che nel breve periodo le difficoltà permangono anche se esse si collocano in una prospettiva di futuro diversa – ha spiegato Giulio Saitti, direttore generale di Network Contacts -. Il contratto di programma è un progetto e un investimento che proietta i risultati nel tempo ma intanto l’azienda si deve riorganizzare, deve attrarre talenti, deve gestire migliaia di ore di formazione, e fare ricerca e sviluppo. Per questo motivo, nel breve periodo, dovremo fare ricorso ad ammortizzatori sociali per gestire la fase di transizione».

Alla conferenza ha partecipato anche Leo Caroli, presidente della task force per l’occupazione. «Se concorrono la visione e la forte determinazione aziendale – ha spiegato Caroli – la buona amministrazione pubblica e la spinta propositiva delle parti sociali, ecco che una situazione di crisi può trasformarsi in opportunità. La vertenza Network Contacts lo dimostra e può divenire un modello di riferimento. Eppure non basta, crediamo che il mercato dei call center vada urgentemente e meglio regolamentato affinché il settore esca dalla catena di precarietà che sembra imprigionarlo. Anche su questo fronte, attraverso la task force, la Regione Puglia è decisa a spendersi al fianco di sindacati ed aziende, avendo sempre al centro la salvaguardia e dignità del lavoro».

«Quello che salutiamo oggi – ha sottolineato Gianna Elisa Berlingerio, direttrice del dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia – è un fenomeno particolarmente virtuoso: un investimento che nasce da un momento di crisi. La dimostrazione su scala larga che innovare il prodotto, il processo, il modello di business, non è solo un vuoto slogan ma spesso l’unico strumento di sviluppo è la crescita. La Regione sostiene l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo nelle Micro, piccole medie e grandi imprese».

Per Antonio De Vito, direttore generale di Puglia Sviluppo, lo strumento del contratto di programma regionale rappresenta un’importante opportunità che mette in correlazione gli investimenti delle grandi imprese con quelli delle Pmi, costruendo programmi di networking tra queste differenti realtà di impresa. «Questa impostazione rappresenta un effetto propulsivo in grado di esplorare nuovi processi tecnologici e di prodotto» ha detto De Vito.

«Il ringraziamento – ha concluso Lelio Borgherese – va a tutti i presenti che, con tenacia e lungimiranza, hanno guidato le interlocuzioni tra istituzione e azienda. Network Contacts ha promosso un raggruppamento temporaneo di impresa con altre imprese nazionali, con l’obiettivo di superare gli attuali modelli di business del settore, attraverso la valorizzazione dei propri consulenti, la formazione e l’innovazione. Ciò perché la crisi della Network Contacts è purtroppo quella di tutto un settore, una crisi da cui è possibile uscire solo scrivendo regole del gioco nuove e rafforzando la collaborazione tra imprese e articolazioni centrali e territoriali dello Stato, Regione in primis. Per questo il risultato che abbiamo ottenuto, al momento, è il migliore possibile».

domenica 25 Febbraio 2024

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Annalisa
Annalisa
2 mesi fa

Come sempre troppi anglicismi nascondono fuffa…