Giovedì grasso

Carnevale di Ruvo di Puglia 2024, Lauciello: «Semplicità e rispetto delle tradizioni»

Veronique Fracchiolla
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Carnevale a Ruvo di Puglia 2024: intervista a Rocco Lauciello, presidente Unpli Puglia e Pro Loco Ruvo di Puglia
Rocco Lauciello, presidente Unpli Puglia e della Pro Loco di Ruvo di Puglia, parla del ritorno del Carnevale rubastino, con la riconoscenza nei confronti di chi lo ha generato e gli auspici per le prossime edizioni
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Al via da oggi, giovedì grasso, il “Carnevale di Ruvo di Puglia” la cui ultima edizione risale a febbraio 2020, poco prima dell’imperversare della pandemia Covid.

“Carnəvòlə e la Famìgghiə: nu attònə e tànda fìgghjə!” è il titolo di questa edizione, quella della rinascita come sottolineato da Rocco Lauciello, presidente Unpli Puglia e presidente della Pro Loco di Ruvo di Puglia che organizza la manifestazione.

“Carnevale a Ruvo di Puglia” gode del patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia e del supporto di Ascom Confcommercio di Ruvo di Puglia, nonché della collaborazione dei gruppi folclorici U’Aggigghje de le Revetole, Gruppo folk Lapecheronza, dell’associazione di ristoratori Eat Ruvo di Puglia e dell’Università della Terza Età “Nicola Cassano”.

«Rinasce il Carnevale – dichiara Lauciello a Ruvolive in un’intervista video – sulla scia di quanto tramandato dall’associazione culturale e teatrale Biagio Minafra, che mi preme ringraziare. In particolare ringrazio coloro che lo hanno generato, i compianti Vito De Palo e Michele Pellicani. È d’obbligo da parte della Pro loco ringraziarli per essere stati fautori di un Carnevale “povero”».

Un carnevale semplice, quindi,  e dalle origini antiche perché evoca le feste nelle greche komai, i villaggi contadini dove, dopo i banchetti, si mettevano in scena piccole commedie salaci sui difetti degli abitanti.

Come da tradizione, infatti, sarà dato ampio spazio alle scenette in vernacolo che raggiungeranno il culmine con la drammatizzazione dell’agonia e della morte di Carnevale. A curare questi spazi culturali e di intrattenimento, che ben si sposano con il progetto “Salva la tua lingua locale” a cura delle Pro Loco, sono, in particolare, i gruppi folclorici U’Aggigghje de le Revetole e il Gruppo folk Lapecheronza.

«Il tempo per organizzarci è stato poco – conclude Lauciello -. Per i prossimi anni partiremo molto prima, ma sarà sempre salvaguardata la sua semplicità, nel rispetto delle tradizioni».

giovedì 8 Febbraio 2024

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