Settima edizione

Luci e Suoni d’Artista, la Ruvo “immaginata” tra boschi e sostenibilità

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Persone in posa davanti al Nature Tree © RuvoLive.it
Le installazioni luminose del progetto, ideato e diretto dal designer Vittorio Palumbo, sono state inaugurate il 7 dicembre e potranno essere visitate sino al 7 gennaio 2023.
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Musica, poesia, profumi e colori, suoni: la settima edizione di “Luci e Suoni d’Artista”, inaugurata la sera del 7 dicembre, diventa un’esperienza sensoriale che fluttua tra immaginazione e concreta etica ambientale, ispirata al movimento delle Transition Towns, di Rob Hopkins, uno dei numi ispiratori, quest’anno, del direttore artistico Vittorio Palumbo.

Nel suo libro “Immagina se…”, di cui è stato letto un passo, Hopkins  ritiene che grazie all’immaginazione si possa dar vita a una società fondata sulla cura della biodiversità, sulla coesione, sull’armonia, sulla sostenibilità e, quindi, si possano porre le basi per un futuro migliore per le varie comunità, anche a livello sociale ed economico.

Ruvo di Puglia candidata a diventare una Transition Town? Con un Ufficio all’immaginazione civica che coordini, come avviene a Bologna, le azioni dei cittadini che si prendono cura degli spazi pubblici, creano giardini e orti urbani, compiono scelte sostenibili in termine di riduzione dell’impatto ambientale delle proprie azioni? Potrebbe darsi, considerando le parole del sindaco Pasquale Chieco poco prima del countdown del ritrovato rito collettivo, coordinato dall’assessora alle Politiche di Comunità Monica Filograno con i percussionisti della Bembé. «Il tema delle Nature, l’omaggio alla Terra – ha detto Chieco – serve a ricordarci la necessità della sostenibilità economica, sociale e ambientale. È importante fare questo passaggio e lo faremo nella città giorno per giorno. Abbiamo messo in piazza alberi per dialogare, perché i nostri bambini sognano una piazza con gli alberi, a diretto contatto con la Natura».

Sono quegli stessi bambini che, insieme ai ragazzi de L’Albero dei Desideri, hanno fatto vibrare farfalle colorate di luminosa evanescenza da via Corato in piazza, guidate dalle alate trampoliere dell’associazione Teatro Kuziba, accompagnate dalla musica della Birbant Street Band.

Terminato il conto alla rovescia, piazza Matteotti è diventata un bosco urbano, artigianale e hi-tech, risonante di parole fresche e cariche di anni, di sogni e narrazioni, di musica e cinguettii.

Su 31 terebinti rivestiti di luce volano gigantesche farfalle di legno colorate; intorno quattro querce di sughero centenarie, le “Nature antiche”. Gli alberi saranno piantati in un’area verde cittadina per compensare l’impatto di Co2 che il progetto di Luci e Suoni d’Artista avrà prodotto: un’azione necessaria perché «gli alberi sono il motore del mondo», come sostiene il botanico e saggista Stefano Mancuso, altro ispiratore di questa settima edizione. E la sensibilità delle piante è al centro di Nature Sound, installazione di 12 postazioni con altrettante piante – dracena, salvia, mirto, laurus e altre essenze – con un proprio timbro sonoro. Basterà accarezzarle con delicatezza e ci si accorgerà che comunicano con noi e tra di loro. Le piante sono protette da casette per madreperlacei uccellini.

Tra fiori di legno che catturano l’energia solare,  ci sono i raccontastorie a manovella, casette con piantine con le orecchie di grammofono dalle quali ascoltare le storie di semi, fiori, frutti, tronchi, radici, petali, querce, ulivi, tronchetti della felicità e ciliegi ideate, scritte e raccontate da alcuni cittadini, cittadine e migranti, dai 6 agli 80 anni, durante i laboratori di scrittura creativa, curati da Raffaella Giancipoli e tenuti nelle scuole.

Il punto focale delle installazioni in piazza è Nature Tree, un grande abete stilizzato, composto da fiori in legno dai vivaci colori e decorati da lampadine che culminano nel simbolo della pace di Gerald Holtom. L’Albero della Natura è dedicato agli oltre 500 partecipanti ai laboratori di LdA ed è ispirato al pensiero del filosofo Amartya Sen, fautore di un’economia sostenibile che conduce a una giustizia sostanziale, elementi indispensabili perché ci sia la pace.

Lasciando piazza Matteotti che piacerebbe alla poetessa Chandra Livia Candiani, autrice di “Questo immenso non sapere. Conversazioni con alberi, animali e il cuore umano” di cui l’assessora Filograno ha letto un passo in conclusione della conferenza di presentazione del progetto, ci si inoltra in via De Gasperi e via Veneto. Qui brillano occhi ispirati all’immaginario di Gianni Rodari e al verso “Il cielo è di tutti gli occhi, di ogni occhio è il cielo intero” della poesia “Il cielo è di tutti”, dove chi guarda per ultimo il cielo non lo trova meno splendente.

Tornate le installazioni delle precedenti edizioni, come la giostrina di legno – evergreen amato dai bimbi – e il caleidoscopio in piazza M. Garibaldi; come i colorati acchiappasogni su via Cattedrale e in largo Cattedrale il rosone di luci e legno con il  celeberrimo equilibrista dell’edizione 2017.

In via De Gasperi, sulla recinzione di un’impalcatura si può osservare l’installazione fotografica, a cura di Giulio De Leo della Compagnia Menhir, realizzata durante la residenza artistica a Ruvo della compagnia tedesca di danza contemporanea Din A 13, dal titolo “Nature umane”.

Luci e Suoni d’Artista ha il sostegno di Regione Puglia, attraverso Teatro Pubblico Pugliese, e si avvale quest’anno anche della collaborazione di Pugliapromozione grazie alle risorse del Piano Strategico del Turismo “Puglia365” per la promozione, comunicazione e valorizzazione turistica ottenute direttamente da Bass Culture, già partner del Comune per il Talos Festival. Infatti, nell’ambito del progetto “Natale in co-branding”, con un progetto candidato all’avviso pubblico per operatori economici. Sul palco allestito in largo Cattedrale, si sono esibiti i Savana Funk nell’ambito di un segmento del Talos Festival che può essere considerato una coda dell’edizione 2022 o un’anticipazione di quella targata 2023, dal 31 agosto al 3 settembre. Le installazioni di Luci d’Artista “Nature – Omaggio alla Terra” potranno essere ammirate sino al 7 gennaio 2023.

venerdì 9 Dicembre 2022

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francesco amenduni
francesco amenduni
1 anno fa

devo dire che, alberata, quella piazza enorme, vuota e fredda come un obitorio ha assunto un aspetto più gradevole, caldo, invitante.