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I ruvesi e la Festa dell’Immacolata

Statua Maria Ss. Immacolata nella chiesa omonima
Storia, tradizioni devozionali e culinarie per la Festa che sancisce l'avvio del periodo natalizio
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Pio XI, con la bolla Ineffabilis Deus, sancì l’8 dicembre 1854 il dogma che la Vergine Maria fosse stata preservata dal peccato originale sin dal primo istante del suo concepimento. La bolla pose fine alle secolari diatribe fra teologi relative alla immacolata concezione di Maria.

A Ruvo di Puglia, il legame con la Beata Vergine Maria Immacolata affonda le radici nel tardo Cinquecento.

Sul sito on line “Il Sedente”, il cultore di storia locale Francesco Lauciello riporta che risalgono a quel periodo le tracce dell’esistenza a Ruvo di una Confraternita dedita al culto dell’Immacolata Concezione tanto ricca da elargire la dote a favore di una ragazza povera affinché potesse sposarsi.

La stessa Maria Immacolata fu posta a presidio della città: sempre ne “Il Sedente”, si riporta che secondo lo storico Francesco Paolo Chieco una statua adornava l’antica porta Castello. La cronaca “più recente”, invece, ricorda come a ottobre 1974, dal Santuario della Madonna delle Grazie, sia stata rubata una statua lignea policroma, databile tra il XVII e XVIII secolo, riproducente Maria Immacolata. Della statua, purtroppo, si sono perse le tracce.

Fu un grande giorno per Ruvo, inoltre, l’Immacolata del 1982: fece il suo ingresso in città il vescovo Tonino Bello che fu accolto, nella chiesa del Redentore, dal sindaco Paolo Chieco.

Sempre a Ruvo di Puglia, sino a qualche anno fa, alla Vigilia dell’Immacolata era consuetudine che i Vigili del fuoco incoronassero la statua di Maria posta all’apice dell’omonima chiesa, sulla scia della tradizionale deposizione di fiori con cui, sin dal 1949, i Vigili del fuoco di Roma onorano la Beata Vergine Immacolata la cui statua svetta sulla colonna Mariana, in piazza Mignanelli.

Le tradizioni culinarie ruvesi nella Festa dell’Immacolata sono quelle che, con diverse declinazioni, sono diffuse per tutta la Puglia. Alla Vigilia dell’Immacolata la consuetudine vuole che si pranzi con “re làghene cu la middica sfritte” (tripoline con pangrattato tostato), condite con sugo di baccalà. Seguono il merluzzo impanato e fritto, i panzerotti ripieni accompagnati da cime di rapa lesse. A sottolineare il legame tra la Festa dell’Immacolata Concezione e il Natale, sono le tripoline che, secondo la tradizione, simboleggiano le trine del corredino di Gesù Bambino.

Nel giorno della festa, poi, si pranza con ragù e altri secondi sontuosi che culminano nei dolci tipici natalizi come le calzencidde, fagottini di pasta frolla ripieni di marmellata; le sesemidde; i tradizionali dolci di mandorla.

La Festa dell’Immacolata, a Ruvo di Puglia, segna anche l’inaugurazione dei presepi tradizionali tra cui quello allestito ogni anno, in piazza Dante, dalla famiglia Caldarola.

giovedì 8 Dicembre 2022

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