17esima edizione

Sagra cardoncello, grandi numeri anche nella seconda giornata. «Il centro antico di Ruvo sia sempre così vivace»

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Sagra del fungo cardoncello 2022 © RuvoLive.it
Numeri alti che hanno spinto i residenti nel nucleo antico e gli operatori commerciali a invocare tale vivacità anche nel resto dell'anno attraverso politiche commerciali e abitative più efficaci, in sinergia tra Amministrazione e privati
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Anche la seconda giornata della tappa ruvese della 17esima edizione della Sagra del fungo cardoncello on the road ha registrato una notevole affluenza di persone per il centro storico di Ruvo di Puglia.

I numeri ufficiali della due giorni (sabato 12 e domenica 13) non sono stati ancora diffusi ma tra residenti e “cittadini temporanei” dai paesi limitrofi e da altre regioni d’Italia e non solo si potrebbe ipotizzare un numero vicino a quello dell’edizione 2018, quando a Ruvo si sfiorarono le 50mila presenze. Numeri alti che hanno spinto i residenti nel nucleo antico e gli operatori commerciali a invocare una tale vitalità anche nel resto dell’anno attraverso politiche commerciali e abitative più efficaci, in sinergia tra pubblico (Amministrazione) e privato (operatori commerciali e proprietari di locali sfitti o di case in vendita), contemperando le esigenze dei diversi attori.

Sorride con soddisfazione Rocco Lauciello, sia come presidente della Pro Loco di Ruvo di Puglia che ha organizzato la tappa ruvese, sia come presidente di Unpli Puglia per il successo registrato nelle altre tappe della Sagra on the road – a Minervino Murge e Spinazzola – nonché per le buone previsioni nelle prossime due, a Gravina in Puglia il 19 e 20 novembre e a Poggiorsini il 27 novembre. La sagra è stata organizzata col patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia e il supporto di MiPaaf, Regione Puglia, Parco nazionale Alta Murgia, Unpli Puglia, Confcommercio, associazione Panificatori Provincia di Bari, Camera di Commercio di Bari.

Una sagra questa vissuta anche nei giorni precedenti, tra promozioni ad hoc da parte degli operatori commerciali della città – e non solo del settore enogastronomico – ed eventi culturali come la mostra di artisti pugliesi “Chaos vs Cosmos – psicodrammi del tempo presente”, nella Galleria Spazio Arte 2 nell’ambito de “Aspettando la Sagra del fungo cardoncello”.

La sagra si conferma, quindi e ancora una volta, mezzo propulsore per la valorizzazione enogastronomica del territorio, con il cardoncello che è, come di consueto, presentato in molteplici declinazioni; con le degustazioni di vino e distillati e di specialità d’autunno che profumano anche di Natale; con laboratori artigianali di pasta e l’offerta di primizie di stagione.  Ma la sagra del fungo cardoncello è anche (ri)scoperta dell’agro murgiano; è immersione di arte e storia negli attrattori culturali della città tra cui la Cattedrale, il Grottone di Palazzo Jatta, Palazzo Caputi, il piccolo museo etnografico privato, lo splendido Palazzo Camerino e anche la piccola rettoria di San Rocco, su piazza Matteotti, che custodisce reperti d’arte e il celeberrimo gruppo statuario del Trasporto di Cristo al Sepolcro, gli Otto Santi.

La sagra, ancora, è anche formazione per le scuole e per i giovani che entreranno nel mondo del lavoro; ed è la dedizione e l’impegno dei volontari della Pro Loco, dalle guide agli operatori dell’Info Point. Tutto sotto l’occhio attento delle Forze dell’ordine e della Ruvo Soccorso.

La sagra è anche musica e spettacolo dal vivo, di nicchia e più trasversale, quest’anno incarnati, sia su corso Gramsci che in piazzetta Le Monache, da gruppi folk come i Tamburellisti di Torrepaduli; dal gruppo Città di Ruvo di Puglia che ha ricordato il maestro Pietro Stragapede, poeta vernacolare scomparso pochi mesi fa; dai Cantastorie del Sud con l’“Omaggio al poeta Matteo Salvatore”, cantautore e compositore di canti popolari del Gargano, stimato da Italo Calvino che di lui diceva «Le parole di Matteo Salvatore noi le dobbiamo ancora inventare». Karaoke in piazza Bovio, la musica leggera in piazza Matteotti e il dj set anni Ottanta di Beppe Martire con Ezio Floriano da Radio Ruvo Web hanno incontrato i gusti di un pubblico di diverse generazioni.

Un bilancio più che positivo per questa edizione, quella della “piena ripartenza”: se qualche critica è stata sollevata, è relativa alla necessità di aumentare il numero di contenitori dove raccogliere le stoviglie adoperate.

Intanto, si sta già pensando all’edizione 2023 di una sagra che potrebbe rientrare tra le Sagre di qualità previste dalla legge regionale del 30 marzo 2020 sulla “Promozione e valorizzazione delle sagre di qualità”.

 

lunedì 14 Novembre 2022

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