Territorio

La Regione approva il disciplinare per la “caccia di selezione” al cinghiale

cinghiale; bosco
Un cinghiale © Unsplash
Cia Puglia: «Un provvedimento atteso da tempo. Necessario procedere a un abbattimento selettivo e controllato dei cinghiali per riportare a livelli di sostenibilità ambientale la presenza di questi animali sul territorio»
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La Giunta regionale ha approvato il 9 agosto il disciplinare per la gestione della “caccia di selezione” al cinghiale in Puglia. «Un provvedimento atteso da tempo e chiesto a gran voce da CIA Puglia nell’ambito della mobilitazione, indetta da oltre due mesi, a livello regionale», questo il commento del sindacato degli agricoltori in una nota.

Obiettivo del disciplinare è quello di assicurare al mondo agricolo il massimo contenimento dei danni alle produzione agricole, oltre che garantire la sicurezza durante lo svolgimento delle attività di caccia di selezione. La presenza incontrollata sul territorio di fauna selvatica sta determinando annualmente milioni di euro di danni ad allevamenti e coltivazioni, sta mettendo in pericolo anche i residenti nelle campagne, i cittadini e gli automobilisti.

«È necessario procedere a un abbattimento selettivo e controllato dei cinghiali per riportare a livelli di sostenibilità ambientale la presenza di questi animali sul territorio – ha dichiarato il presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia Gennaro Sicolo -. Ben venga, dunque, l’approvazione, come da noi richiesto, del disciplinare per la gestione della caccia di selezione al cinghiale, superando anche posizioni a dir poco anacronistiche del mondo dell’ambientalismo. È grave che alla tutela della vita umana e alla salvaguardia di colture, produzioni e posti di lavoro si anteponga un approccio ideologico e contrario a priori a qualsiasi metodo per fermare la proliferazione senza controllo dei cinghiali».

«Sia la approvazione della caccia in deroga allo storno che l’approvazione del disciplinare per la gestione della “caccia di selezione” al cinghiale in Puglia sono il frutto di un lavoro quotidiano che abbiamo svolto a livello sindacale ed anche nell’ambito del Comitato Tecnico Regionale Faunistico Venatorio, all’interno del quale abbiamo chiesto e sostenuto con forza entrambi i provvedimenti – ha spiegato il vicepresidente vicario di CIA Puglia, Giannicola D’Amico -. Relativamente alla caccia di selezione al cinghiale, adesso si proceda speditamente con tutti gli altri adempimenti, soprattutto da parte degli ATC, per dare corso al prelievo selettivo dei capi. Riguardo lo storno, il prelievo in deroga sicuramente attenua il problema riducendo i danni alle coltivazioni agricole, sia olivicole che orticole, ma lo non risolve appieno in quanto è necessario un impegno a livello europeo e nazionale affinché si modifichi la relativa norma comunitaria».

In generale a riguardo della problematica relativa alla fauna selvatica, CIA Puglia ribadisce come sia necessario riformare radicalmente la legge 157/1992; riconoscere risarcimenti veri e propri agli agricoltori danneggiati, superando il concetto di indennizzo attualmente in vigore; superare il regime del de minimis e i limiti da esso imposti; prevedere la sterilizzazione dei cinghiali che potrebbe servire a ridurre la presenza di esemplari in circolazione; prevedere la eventuale realizzazione della filiera della carne di cinghiale, previa autorizzazione della filiera corta della carne con la macellazione delocalizzata.

 

venerdì 12 Agosto 2022

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