Religione

Domenica 22 maggio ritornano i festeggiamenti di Santa Rita da Cascia

Giuseppe Tedone
Giuseppe Tedone
Santa che prega e guarda il crocifisso
Statua di Santa Rita nella chiesa del Redentore (copyright Tommaso Altamura)
Il culto della Santa era praticato solo nella chiesa del Redentore: in seguito si è diffuso anche nelle chiese del Purgatorio e del Carmine. Quest’anno ritorna la benedizione delle rose
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Domenica 22 maggio si festeggia Santa Rita da Cascia, il cui culto inizialmente era praticato solo nella chiesa del Redentore per poi essere seguito nelle chiesa del Purgatorio e del Carmine.

Santa Rita nacque nel 1381 e morì nel 1457; venne santificata da Papa Gregorio Leone XIII nel 1904. È considerata la “Santa e avvocata dei casi disperati”. Da giovane voleva prendere i voti, ma i genitori la costrinsero a sposarsi. Il marito era molto violento, fuori e in famiglia: venne ucciso in un’imboscata. I figli vollero vendicarsi ma Rita pregò Dio affinché non si macchiassero di delitti: preferiva la loro morte. Dio esaudì la sua preghiera. Dopo tutto questo travaglio, decise di entrare nell’Ordine delle monache agostiniane, ma questa sua scelta inizialmente non fu ben accolta. Alla fine fu ammessa. Inoltre, nel Venerdì Santo del 1432 dinanzi al Crocifisso, ricevette le Stimmate.

«La devozione per la Santa si è sviluppata principalmente nella chiesa del Redentore – fanno sapere gli addetti al culto – poiché la nostra comunità era il fiore all’occhiello dell’episcopato di Monsignor Pasquale Berardi, fondatore della parrocchia nel 1902. Quest’ultimo voleva che la Chiesa divenisse prestigiosa per accogliere più fedeli. Il culto fu portato avanti da Don Giuseppe Pellegrini. Nel corso degli anni, con il susseguirsi di vari sacerdoti, la fede si affievolì ma con il parrocato di Don Michele Montaruli, durato ben 48 anni, il culto ritornò a essere vivificato».

Nella chiesa del Redentore, raccontano ancora dalla Parrocchia, inizialmente c’era una statua di Santa Rita che prega in ginocchio, che si era rovinata a causa dell’umidità. Nel 1954 le donne dell’Associazione Cattolica incaricarono lo scultore barese Salvatore Bruno di creare un nuovo simulacro. La nuova statua riproduce Santa Rita con un crocifisso. In seguito è stata sottoposta a lavori di restauro, col contributo della signora Cotugno.

Come anticipato, torna il Rito della Benedizione delle rose, durante la celebrazione: si tratta di una tradizione che affonda le sue radici nella leggenda. Pare che, in punto di morte, Santa Rita abbia ricevuto una visita da una sua parente a cui, per riconoscenza, regalò una rosa nel pieno del suo splendore. La singolarità  è legata al fatto che si era in pieno inverno, quando è impensabile avvenga la fioritura.

Di seguito il programma religioso della festa nella chiesa del Redentore.
Fino a sabato 21 maggio la Novena.
Domenica 22 maggio
ore 7.30 e 11.00 Sante Messe
ore 18.00 Santo Rosario
ore 18.30 Santa Messa solenne con successiva benedizione delle rose offerte, come da tradizione, a devozione dalla famiglia Angelo Lobascio.

giovedì 19 Maggio 2022

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