«Addio, Quarantana! Auf Wiedersehen!». Così il giornalista tedesco Jorg Holzwarth a commento dell'abbraccio e del bacio di un allestitore al fantoccio quaresimale che sarebbe esploso nella Pasqua 2015, al passaggio della processione del Cristo Risorto. Un gesto di tenerezza che, con il corteo processionale della "Pietà", il Sabato Santo, si inserisce nella narrazione di "Osterbräuche" (trad. "usanze pasquali"), documentario dedicato ai riti pasquali in Europa. Il rito folclorico, con ascendenze pagano-cristiane, dello scoppio delle Quarantane a Ruvo di Puglia ha da sempre attratto i ruvesi nonché incuriosito forestieri e turisti e anche ieri, dopo due anni di stop per la fase più acuta della pandemia Covid, piazza Dante, piazza Matteotti e piazza Bovio erano gremite di persone che hanno assistito all'evento. Non appena la processione del Cristo Risorto è giunta nei pressi delle piazze, i maestri artificieri hanno fatto esplodere le Quarantane, sancendo simbolicamente il trionfo della Vita sulla Morte per i più credenti, l'alternarsi della Primavera all'Inverno per i più laici, il ritorno al turismo pasquale e di primavera per i più pratici. Ma la comunità si è ritrovata, ai lati delle vie e dei corsi, tra purpurei e vivaci drappi di broccato sospesi ai balconi, a riaccogliere il Cristo Risorto, condotto in processione, a passo sostenuto, dai portatori della Confraternita Purificazione-Addolorata, coi bambini orgogliosi di essere in prima fila – qualcuno con un piccolo tricolore quale reminiscenza degli anni Settanta-Ottanta -, famiglie al seguito, sodali delle Quattro Confraternite, autorità e la Banda. Oltre alle parole, affidiamo a contenuti fotografici e video la narrazione della Pasqua 2022 a Ruvo di Puglia.
Alla processione ci voleva la mascherina per Blanco in piazza San Pietro, lo stesso giorno, no. Qualcuno può spiegarci?