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Assalto Cgil, solidarietà della Cdal alle sezioni diocesane: «Si sciolgano associazioni neofasciste»

La Redazione
​«Nella nostra Costituzione è presente il divieto di qualsiasi forma di riorganizzazione del partito fascista. La nostra fede ha a che fare con l'intelligenza della relazione e dell'incontro»
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In una nota, la Consulta diocesana delle Aggregazioni Laicali condanna «fermamente il violento, ingiustificato attacco alla sede della Cgil romana di sabato scorso ed esprime solidarietà e vicinanza alle realtà sindacali della Cgil locale, in particolare quelle site nelle quattro città della diocesi. Quanto è successo ha il sapore amaro e terribile di scene a cui mai avremmo pensato di assistere, specialmente in un tempo in cui ci è richiesto con responsabilità di fare fronte comune nella difficile gestione delle emergenze. Invece l’esasperazione dei toni, delle dichiarazioni, delle manifestazioni di dissenso, alimentano un clima ostile, brutale, privo di dialogo e di buonsenso. 

Ribadiamo a gran voce, se mai ce ne fosse bisogno, che le associazioni e i movimenti cattolici che rappresentiamo ripudiano ogni forma di fascismo, vecchia e nuova e stigmatizzano ogni tipo di violenza, di per sé ottusa, ignorante, gratuita. Il nostro richiamo è alla Costituzione Italiana, risultato di un lavoro sinergico tra anime differenti, fedi e linee di pensiero distanti tra loro che, in un momento storico di ricominciamento molto simile a questo, individuarono insieme i presupposti fondamentali del vivere civile nel nostro Paese e garantirono il rispetto di una libertà che non prescinde da tutto e tutti, ma tutto e tutti comprende, valorizza, riequilibra.

Proprio nella nostra Costituzione è presente, non a caso, il divieto di qualsiasi forma di riorganizzazione del partito fascista. Auspichiamo dunque l’immediato scioglimento di ogni esistente organizzazione che si ispiri nel linguaggio, nelle azioni, nelle idee a quel modello. Dette organizzazioni, più volte, hanno esternato riferimenti a concetti quali Dio, patria e famiglia che, a loro dire, difendono; da credenti, riteniamo ciò in assoluta, stridente contraddizione con la natura e la violenza che caratterizza tali gruppi e formazioni. La nostra fede ha a che fare con l’intelligenza della relazione e dell’incontro, non con la follia dei muri (ideologici e reali) e degli assalti punitivi».

martedì 12 Ottobre 2021

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Uomo nero
Uomo nero
2 anni fa

Buon giorno.Se parlate a nome delle associazioni diocesane mi sa tanto che il vostro articolo sia fuori luogo.A prescindere la mia ferma condanna di quando è successo sabato scorso a Roma, Gesù insegnava che bisogna perdonare sempre il prossimo porgendo anche l'altra guancia.E' vero che la costituzione vieta le organizzazioni di tipo fascista ma secondo me tale articolo di legge è interpretato in modo errato.In un paese democratico devono essere vietate organizzazioni fasciste è comuniste perché sono due facce della stessa medaglia.Ora con tutto il rispetto cari amici diocesani pensate al bene delle anime è lasciate perdere la politica che è un altra cosa.Saluti.

Anonimo Veneziano
Anonimo Veneziano
2 anni fa

È come la mettiamo con i no TAV che fanno parte di altrl partiti politici e sono anni che distruggono i cantieri ed altro? Per non parlare poi di aderenti a quel partito politico che hanno protestato e danneggiato per la posa del gasdotto a Melendugno? Ora cari amici cattolici Gesù insegnava che chi non ha mai peccato può scagliare la prima pietra per colpire la peccatrice condannata a morte.Certamente voi non potrete scagliare nessuna pietra perché attualmente la chiesa sta vivendo momenti troppo bui.

Giuseppe Greco
Giuseppe Greco
2 anni fa

Una cosa è protestare, altra è entrare in una sede di un sindacato e devastare. Poi chi pensa che la fede non implichi l'espressione del proprio essere cittadini anche con la politica, è fuori come un balcone.