Covid

Ritardi vaccinazioni a domicilio, Salvatore Bernocco: «Ho perso mia madre. Disservizio colpevole»

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
La signora Caterina Sorice si era ammalata di Covid-19 mentre attendeva, dal 15 marzo, di essere vaccinata a domicilio. Lo sdegno del figlio per i ritardi del Sistema vaccinazioni antiCovid in Puglia
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È di qualche giorno fa l’annuncio del presidente Michele Emiliano sulla somministrazione in Puglia di oltre 84mila dosi di vaccino in quattro giorni, da sabato 10 a martedì 13 aprile: un dato che dovrebbe essere rassicurante dal momento che si rispetterebbe il target di poco più di 20mila vaccinazioni al giorno, assegnato dal generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario dell’emergenza Covid.

Un piccolo passo in avanti per il Piano vaccinale antiCovid pugliese bocciato per la sua lentezza, diversi giorni fa, dall’autorevole Financial Times.

Il 9 aprile, infatti, il quotidiano economico britannico citava la Regione come «forse il miglior esempio del sistema disfunzionale delle vaccinazioni in Italia con il 98% delle persone tra i 70 e i 79 anni che ancora, alla fine della settimana, aspettavano la prima dose, così come quasi metà degli over 80».

E proprio quella degli ultraottantenni fragili, di coloro che hanno prenotato la vaccinazione a domicilio perché impossibilitati a muoversi da casa, è la categoria su cui pesa la lentezza del Sistema vaccinazioni antiCovid Puglia.

«Mia madre, al pari di altri anziani di 93 anni, pur essendo stata confermata la vaccinazione domiciliare alla data del 12 marzo come da prenotazione, alla data odierna, cioè, un mese dopo il proprio medico curante non ha eseguito la vaccinazione»; «mio padre di 90 anni, con la prenotazione risalente al 9 marzo, non ha ricevuto alcuna chiamata, sino a ora: queste sono le testimonianze di alcuni lettori.

Una drammatica denuncia è quella di Salvatore Bernocco che ha perso, una settimana fa, la propria madre, Caterina Sorice, per il Covid-19: era in attesa da troppo tempo della vaccinazione antiCovid a domicilio.

«È il racconto di un disservizio colpevole e negligente – scrive -, quello della Sanità pubblica pugliese, che tuttora miete vittime innocenti, cioè persone che, con un minimo di organizzazione e di raziocinio e senso di responsabilità, si sarebbero potute salvare dal Covid-19.

Vengo al fatto nudo e crudo.

Il giorno 13 marzo 2021 mi recavo in Farmacia per prenotare la vaccinazione a domicilio per mia madre (86 anni il 4 aprile 2021). Mi viene rilasciato il modulo di prenotazione, numero prenotazione 200539. La descrizione della prestazione è la seguente: “994C: Vaccinazione domiciliare 1 dose anticovid-19". Appuntamento previsto per il giorno 15 marzo 2021, ovviamente a domicilio.

Ebbene, il giorno 15 marzo nessun operatore sanitario si presenta al mio domicilio, né riceviamo alcuna comunicazione in merito. Silenzio assoluto. Eppure i numeri telefonici erano ben evidenziati nella prenotazione! Niente di niente.

Io reputo che questo comportamento omissivo sia gravissimo e che debba essere oggetto di indagini da parte della Magistratura, non solo per quanto concerne mia madre che, forse, con la vaccinazione ravvicinata si sarebbe potuta salvare, ma per molte altre persone che sono state trattate alla stessa stregua, snobbate, dimenticate, lasciate al loro destino di soggetti fragili.

Se i signori della Sanità pubblica pugliese mi avessero comunicato che non vi era modo di ottenere la vaccinazione domiciliare a breve, io mi sarei dato da fare diversamente, sottoponendo mia madre a vaccinazione a Bari, Corato, Molfetta, dovunque…Invece, le cose per negligenza ed irresponsabilità dei signori della Sanità pugliese sono precipitate, per cui io li accuso di essere responsabili moralmente e penalmente della morte di mia madre e di tante altre morti innocenti.

È perfettamente inutile e ingannevole tirare in ballo le difficoltà causate dalla pandemia e dalla cronica mancanza di vaccini! La pandemia non deve essere una attenuante o una esimente! Se vaccini non ve ne erano, perché sbandierare ai quattro venti la possibilità concreta della vaccinazione domiciliare? Per prendere per i fondelli la gente? Per prendere tempo? E no, così non funziona.

In un Paese civile e democratico, chi sbaglia deve pagare!

Non lo dico con rancore, ma per desiderio di rendere giustizia ai morti innocenti e ai loro familiari. Siamo stati vittime di un sistema inefficiente, marcio e corrotto. Questa è la pura verità. Mi auguro che la Magistratura agisca, e agisca in fretta».

giovedì 15 Aprile 2021

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Tedone francesco
Tedone francesco
3 anni fa

Buon giorno in primis voglio porgere le mie più sentite condoglianze all' amico di sempre Salvatore Bernocco per la perdita della cara madre Caterina. In secondo luogo vorrei ricordare a tutti che da oltre un mese faccio presente su Ruvolive questa grave anomalia per la mancanza di somministrazione del vaccino a chi giustamente ne aveva fatto richiesta ed era stata accordata tale somministrazione presso il proprio domicilio.Anche io ho una madre che nonostante abbia 93 anni e nonostante ad oggi risulta iscritta da vaccinare alla data del 13 marzo non si è ancora visto nessuno.Mi auguro che lei dottor Bernocco dopo questa sua denuncia pubblica passi alle vie di fatto per rispetto alla memoria di sua madre .Grazie di cuore.

Marco Campanale
Marco Campanale
3 anni fa

Sentite condoglianze a Salvatore, Aldo e AnnaMaria. Anch'io sono in attesa del fatidico vaccino a domicilio per mia madre, classe 1926, prenotato per il 9 marzo scorso e mai giunto. In seguito, da un annuncio fortunosamente intravisto sul portale PugliaSalute, apprendevo che la data di prenotazione di tale prestazione doveva considerarsi puramente indicativa e che gli interessati sarebbero stati successivamente contattati per fissare l'appuntamento vaccinale… Sono ancora qui, che aspetto; e a nulla valgono le continue “stalkerate” ai danni del medico di famiglia, che ne sa meno di tutti. Un fatalismo tutto italico spingerebbe a stringersi nelle spalle e a dirsi, rassegnàti, che così vanno le cose da noi. Però è un obbrobrio, indegno della nazione civile che ci vantiamo di essere.

Raffaella  De  Palo
Raffaella De Palo
3 anni fa

Anche mio padre e mia madre non hanno ricevuto il vaccino a domicilio. E' una vergogna

Tex willer
Tex willer
3 anni fa

Buon giorno e da poco la notizia su Ruvolive in cui vi è stato un cambio di direzione come responsabile campagna vaccinale con l'estromissione del dottor Lopalco e la nomina del dottor Lerario .Finalmente qualche uno ha capito a Roma che molte cose non funzionavano nella sanità pugliese perché siamo ancora in zona rossa con danni enormi per tutti sia sul piano della salute che su quello economico.Spero che intervenga la magistratura per verificare tantissimi errori commessi da chi ci governa in regione. Saluti a tutti.

Rosanna Prisco
Rosanna Prisco
3 anni fa

Per l' incompetenza di certi personaggi muoiono persone è poi ci incolpiamo a vicenda

Franca Leone
Franca Leone
3 anni fa

Ho vissuto la stessa esperienza con la mia mamma : ho prenotato il vaccino a domicilio ed entro il 25 di febbraio avrebbero dovuto contattarmi dalla usl. Non si è mai fatto sentire nessuno !
Essendo la mia mamma molto esposta perché vive con me e quindi è inserita in una famiglia di persone in attività lavorativa , non ho atteso più la chiamata e l’ho portata all’hub di Corato personalmente con tutte le difficoltà immaginabili.
MIA MADRE È UNA INVALIDA CON LEGGE 104, art 3 comma 3 ed ha 97 anni .
Non aggiungo altro!

Felixculpa
Felixculpa
3 anni fa

Io mi chiedo:cosa dicono i singoli partiti a riguardo? Cosa dicono i partiti di opposizione al governo regionale? Come si vede che quest'anno non si vota in Puglia. Se ci fossero state le elezioni, Lega e M5S avrebbero fatto tanto casino a Bari.