Attualità

Sanb, si va verso la ricapitalizzazione

Tommaso Cataldi
​Continua a tappe forzate l'iter ​che riguarda la società per i Servizi ambientali nord barese​. Decisivi due incontri a gennaio: Molfetta seguirà gli intenti degli altri Comuni presenti nell'Aro​
scrivi un commento 319

Continua a tappe forzate l’iter che dovrà portare a decidere se mantenere in vita o liquidare definitivamente la Sanb, la società per i Servizi ambientali nord barese costituita per gestire il ciclo dei rifiuti nell’Aro Bari 1 nei comuni di Bitonto, Corato, Molfetta, Ruvo di Puglia e Terlizzi.

Nel marzo 2017 l’assessore alla qualità dell’ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola, ne annunciò il commissariamento, richiesto dal Comune di Bitonto, «per obbligare tutti a far partire la Sanb – furono le parole del sindaco Abbaticchio – secondo il piano industriale approvato dai Consigli comunali» e sollecitò lo stesso neo commissario «per evitare lo scioglimento della Sanb e soprattutto per consentire l’immediata partenza del servizio». Fu nominato quindi Gianfranco Grandaliano.

Il 18 luglio poi la Sanb venne messa ufficialmente in liquidazione (anche se la procedura di scioglimento richiesta dai soci risale al 25 maggio), a causa della riduzione del capitale sociale al di sotto del minimo legale per la seconda volta in due anni, con la conseguente nomina di Nicola Roberto Toscano in veste di commissario liquidatore. I sindaci dei comuni compresi nell’Aro in questione ritennero quella circostanza un «passaggio tecnico e reversibile, ma con la piena volontà politica di andare avanti».

La vicenda venne chiarita poi dallo stesso Grandaliano durante un incontro pubblico tenutosi nella sede del Partito democratico di Bitonto lo scorso 19 dicembre, nel quale il commissario ad acta affermò distintamente che «la società è inattiva e i minimi costi scaturiti dai collegi sindacali hanno eroso il patrimonio: bisogna ricapitalizzare, ma sorge il problema dell’aggiornamento del piano industriale, richiesto da Molfetta e Bitonto». C’erano a questo punto soltanto due tappe da raggiungere per cercare di salvare la Sanb, e le illustrò lo stesso Grandaliano, individuando una deadline precisa: entro il 30 dicembre doveva essere aggiornato il piano industriale, mentre entro il 15 gennaio 2018 il Consiglio comunale di Bitonto doveva deliberare a favore della costituzione della Sanb. In caso contrario, si sarebbe proceduto a un affidamento diretto oppure a una proceduta di evidenza pubblica, senza proroghe.

Le ultime due tappe risalgono al 9 e al 23 gennaio scorso, quando gli esponenti dei Comuni facenti parte dell’Aro Bari 1 hanno partecipato a due incontri. Stando a quanto detto dall’assessore alle Politiche ambientali di Bitonto Rosa Calò, anche Molfetta si è allineato agli intenti delle altre città, portando l’iter verso la ricapitalizzazione della Sanb, ed escludendo quindi il procedimento di liquidazione. Il prossimo passo sarà portare nei rispettivi Consigli comunali il piano industriale aggiornato e revisionato, per approvarlo e inviare un consequenziale atto d’indirizzo al commissario Gianfranco Grandaliano, anche se i tempi prospettati sono ulteriormente dilatati.

Poi bisognerà impegnare i fondi comunali (da destinare in fase di bilancio di previsione entro il 28 febbraio) per l’affitto dei rami d’azienda. Solo successivamente, dopo aver creato la struttura e un Cda in linea con le normative legislative, l’affitto dei mezzi potrà trasformarsi in un vero e proprio conferimento.

«Prioritario è raggiungere il 60% di raccolta differenziata – ha detto la Calò – chiudendo così il ciclo dei rifiuti, e distinguendo con flessibilità esigenze e richieste dei diversi Comuni».

giovedì 8 Febbraio 2018

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti