Attualità

Oggi al via il laboratorio teatrale “Sui confini”

La Redazione
​Realizzato da Kuziba Teatro col sostegno de L'ala di riserva, è rivolto a bambini dai 6 agli 11 anni, con particolare attenzione alla disabilità. L'assessore Montaruli: «Una sperimentazione audace»​
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Gli Assessorati alle Politiche sociali e alla Cultura e Pubblica istruzione del Comune di Ruvo di Puglia promuovono il laboratorio teatrale gratuito “Sui confini”, rivolto a bambini e bambine dai 6 agli 11 anni e finalizzato a creare occasioni di integrazione e di crescita con una particolare attenzione alla disabilità.

Il progetto è realizzato dall’associazione culturale Kuziba Teatro con il sostegno de L’ala di riserva onlus e si terrà nella Casa della cultura – Museo del libro di palazzo Caputi. Sette gli appuntamenti pomeridiani in programma tra oggi e sabato 7 ottobre.

Il laboratorio, che si colloca a cavallo fra azione culturale e azione sociale, si propone come spazio in cui persone diverse per età, cultura, storia personale e condizione di salute possono incontrarsi, fuori dai pregiudizi che nel quotidiano le dividono.

L’obiettivo è costituire un luogo protetto di crescita personale e collettiva, in cui il gioco tradizionale preluda al gioco teatrale; una pratica di relazione favorevole all’incontro con l’altro. Tema sarà il confine in tutte le sue possibili declinazioni, come stimolo per il potenziale creativo dei bambini.

«Investire risorse destinate al sociale in azioni che hanno un taglio non settoriale e che ben si innescano in altri stili di comunicazione e di espressione – spiega il vicesindaco Monica Montaruli – è una sperimentazione audace: siamo abituati a politiche sociali che programmano interventi a partire dai singoli bisogni-problemi, realizzando servizi, di certo essenziali e insostituibili per chi vive determinate difficoltà, ma che spesso incidono poco nella sfera squisitamente umana di chi ne beneficia né tantomeno sono in grado di innescare cambiamenti nella comunità circostante.

Proporre un laboratorio di teatro sociale nell’ambito della disabilità, al contrario, significa cambiare punto di vista, partendo dal desiderio di libertà, di socialità e di identità che ogni persona ha, dandogli spazio per concretizzarsi. Per i bambini e le bambine che vi parteciperanno sarà quindi un’occasione per superare i loro confini interiori, scoprendo la bellezza di essere diversi eppure simili e la libertà di scegliere se vivere come singoli individui o di esplodere nella vitalità e nelle felicità delle relazioni con gli altri.

Ringrazio l’associazione Kuziba per aver proposto questo laboratorio e l’associazione Ala di riserva che generosamente ha messo a disposizione i propri volontari a supporto delle attività».

lunedì 18 Settembre 2017

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