L’Amministrazione comunale ha deciso di destinare i fondi raccolti con il 5×1000 alle iniziative di Ruvo solidale e a progetti di welfare collaborativo.
Una campagna di sensibilizzazione e di informazione a sostegno della raccolta è partita proprio in questi giorni.
Per contribuire, ogni cittadino dovrà barrare l’apposita casella sulla propria dichiarazione dei redditi e riportare sul rigo collegato il codice fiscale 00787620723.
Per chi non lo sapesse, non si tratta di una tassa aggiuntiva, ma di una quota che ogni contribuente deve comunque pagare (trattasi in particolare dell’Irpef). La si può poi attribuire a un soggetto accreditato a proprio piacimento. In mancanza di una scelta, la somma viene trattenuta dallo Stato.
Il 5×1000, inoltre, non sostituisce l’8×1000, che può essere ugualmente destinato, per esempio, a confessioni religiose.
«Sostenere Ruvo solidale – ricorda l’assessore alle Politiche sociali Monica Montaruli – significa dare la possibilità alle 18 associazioni che attualmente la compongono (e a quelle che stanno continuando a iscriversi in queste settimane) di rimanere unite per promuovere azioni diffuse e condivise per la promozione della solidarietà e del benessere delle persone. Nella rete stanno confluendo donazioni di ogni tipo: di tempo, di volontari, di idee e di risorse anche economiche (come quelle donate da alcune associazioni culturali e di categoria, ma anche attraverso la raccolta fondi cittadina). Le modalità di utilizzo di queste risorse sono frutto della partecipazione attiva e del confronto costante tra associazioni e Amministrazione comunale, metodo questo che caratterizza in maniera peculiare l’esperienza di Ruvo solidale. Insieme si riesce a fare di più!»