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Leanfa trionfa a Milano

Elena Albanese
L'azienda ruvese premiata come miglior promessa nell'ambito di "Export2Succed - L'arte di competere sui mercati globali"
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Leanfa, azienda high-tech con sede a Ruvo di Puglia, si è aggiudicata lo scorso 17 novembre a Milano il premio come Miglior promessa nell'ambito di Export2Succed – L'arte di competere sui mercati globali. L'iniziativa è stata promossa da Ups, leader mondiale nel campo della logistica, in collaborazione con "L'imprenditore", mensile di Confindustria.

Due le categorie del contest, una dedicata alle imprese che già esportano da tempo, l'altra alle startup. Ed è in quest'ultima che la giovane realtà ruvese, nata da circa due anni, ha sbaragliato la concorrenza. Una prima selezione ha infatti consentito di individuare i tre finalisti, che si sono poi sfidati nella capitale lombarda presentando il loro progetto con uno speech di cinque minuti di fronte alla giuria composta da Diego Mingarelli di Piccola industria di Confindustria, Alessandro Franci di Dedar spa, Iulia Nartea di Ups Italia, Carlo Robiglio de L'imprenditore e Isidoro Trovato del Corriere della sera. Al vincitore spettano ora una consulenza logistica finalizzata all'export e una missione all'estero.

L'azienda

Leanfa nasce dall'idea di tre ingegneri elettronici, Nicola Di Modugno, Alfonso Russo e Marco Fiore, due ruvesi e uno barese, che dopo più di 15 anni di esperienza nell'alta frequenza nel settore delle trasmissioni radiotelevisive, hanno deciso di mettersi in proprio e applicare le proprie conoscenze ad altri ambiti. Oggi si occupano di progettazione, produzione e vendita di prodotti e soluzioni professionali per applicazioni broadcasting, industriali e scientifiche. I loro servizi spaziano dal mondo medicale a quello alimentare. È così che si sono distinti per «l'elevato livello tecnologico con le applicazioni Kopernikook – forni a microonde per la pastorizzazione e la sterilizzazione del cibo – e generatori a microonde, a radiofrequenze o ibridi per la termoablazione su cellule tumorali», come recita la motivazione del premio. Che non è il primo, poiché un altro riconoscimento era stato tributato loro nel 2015 da Confindustria, ma è comunque «una sorpresa positiva che non ci aspettavamo», dice uno dei soci, Marco Fiore, raggiunto telefonicamente da RuvoLive.it, «e che conferma quanto pensavamo all'inizio» di questa avventura. Cioè che l'azienda avesse un potenziale mercato e che potesse crescere, come sta già facendo. Oggi, oltre ai tre fondatori, conta anche due progettisti, Thomas De Nicolo e Cristian Bruno, e più di metà del fatturato proviene da commesse estere. A dimostrazione che, se si sfruttano al meglio delle loro potenzialità intelligenza, tecnologia e mezzi di comunicazione, anche da un piccolo paese come Ruvo si può raggiungere – e provare a conquistare – il resto del mondo.

mercoledì 23 Novembre 2016

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