Politica

Glifosato nel parco nazionale, i dubbi di CoR sul Festival della ruralità

La Redazione
Il capogruppo al Consiglio regionale Zullo: «Prodotto etichettato come probabilmente cancerogeno per l'uomo. Pensavamo che Legambiente prendesse le distanze dalla kermesse»
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«Ci meraviglia non poco non solo il patrocinio, ma anche la partecipazione di Legambiente al Festival della ruralità, organizzato dal Parco nazionale dell’Alta Murgia, per il prossimo fine settimana, dal titolo “Doppiozero – chilometro zero, impatto zero” , con l’obiettivo di esaltare l’agricoltura biologica, la sicurezza agroalimentare, il cicloturismo e i tesori dell’enogastronomia murgiana».

I Conservatori e riformisti, con il capogruppo al Consiglio regionale Ignazio Zullo, partono all'attacco della manifestazione presentata ieri a Bari, e nel mirino finisce Legambiente.

«Pensavamo che Legambiente – sottolineano i fittiani – prendesse le distanze da una kermesse che appare in netta contraddizione con l’utilizzo del glifosato nel nostro parco, utilizzo permesso senza alcuna valutazione di impatto e di incidenza ambientale da parte degli uffici regionali, nonostante questo prodotto sia stato etichettato come probabilmente cancerogeno per l’uomo dall’Airc e sottoposto a restrizioni severissime fino al divieto di utilizzo nelle aree protette.

Penso che Legambiente, il cui presidente raccoglie tutta la mia stima, abbia perso una ghiotta occasione per prendere le distanze dall’uso di glifosato nel nostro parco» conclude Zullo.

mercoledì 21 Settembre 2016

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