Gli uomini del Comando stazione Forestale di Ruvo di Puglia hanno concluso le indagini riferite a un atto di bracconaggio avvenuto nel mese di gennaio scorso. Queste ultime hanno permesso di individuare l'autore del reato che nel bosco "Serra Ceccibizio", in agro di Corato, fu colto in fragranza dagli agenti, trovandosi in esercizio venatorio all'interno del Parco nazionale dell'Alta Murgia.
In quell'occasione, il bracconiere si diede alla fuga dando vita a un lungo inseguimento a piedi nella boscaglia, durante il quale si sbarazzò dell'arma prima di essere definitivamente fermato dagli uomini della Forestale. Le successive ricerche per reperire l'arma diedero esito negativo, rendendo necessaria una perquisizione nell'abitazione dell'uomo, al fine di verificare la detenzione di altre armi. In casa, gli agenti accertarono che proprio quell'arma, un Benelli uso caccia, risultava assente senza giustificato motivo.
Successivamente, e a distanza di tempo, grazie anche a una collaborazione con il commissariato di pubblica sicurezza di Bari San Paolo, è stato possibile completare l'operazione ponendo sotto sequestro l'arma poi rinvenuta, insieme ad altre attrezzature utili ai fini venatori quali radiotrasmittenti, cartucce e arnesi vari. Il proprietario, un 41enne domiciliato a Bari Palese, ora dovrà rispondere del reato di esercizio venatorio non consentito in area protetta e di abbandono di arma.