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Francesco Gnisci, Nobel per la pace 1985, in visita a Ruvo

La Redazione
L'esperto in problematiche psico-sociali di origini italo-argentine, fu premiato quando era presidente di un'organizzazione che sensibilizzava i medici sugli effetti dell'uso delle armi nucleari.
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Son passati 27 anni da quando Francesco Gnisci, premio Nobel per la pace 1985, fu insignito del più prestigioso riconoscimento assegnato a coloro che «hanno fatto di più o di meglio per la fraternità tra le nazioni, per l’abolizione o la riduzione di eserciti permanenti e per l’organizzazione e la promozione di congressi per la pace». Questa la volontà del creatore del premio, Alfred Nobel, la cui prima assegnazione risale al 1901 e che ha visto insigniti, tra gli altri,  Henry Kissinger, Michail Gorbaciov, Yasser Arafat, Madre Teresa di Calcutta, Barack Obama e qualche giorno fa anche l’Unione Europea.

«Accoglierlo a Ruvo di Puglia, dopo 27 anni da quell’indimenticabile giorno che diede prestigio alla persona e all’Italia, è stato un onore ed un privilegio», così commenta l’imprenditore floricolo Antonio Pagano, responsabile dell’azienda “Florpagano” e socio del “Lions Club Talos” di Ruvo di Puglia che domenica scorsa ha organizzato la visita a Ruvo del professor Gnisci.

Di origini Italo-Argentine Francesco Gnisci, anche esperto in problematiche psico sociali (esperienza che nel 1984 lo ha portato a ritirare anche il Premio Unesco per l’educazione alla pace) deve il ritiro del Nobel per la pace al periodo in cui si trovava alla presidenza dell’International Physicians For The Prevention of Nuclear War, una federazione di organizzazioni nazionali nata negli anni ‘80 per sensibilizzare i medici sugli effetti della produzione, della sperimentazione e dell’uso delle armi nucleari sulla salute e sull’ambiente.

E fu proprio grazie a quelle campagne informative tese a creare la consapevolezza delle conseguenze catastrofiche della guerra atomica che il professor Gnisci entrò nella storia del Nobel.

Domenica scorsa è stato lui stesso a ripercorrere i fili di questa memoria: dalla passione per la scienza, al Movimento dei Medici Argentini contro la Guerra Nucleare di cui è stato vice presidente. Racconti sorprendenti e pieni di emozioni che hanno impressionato favorevolmente chi lo ha ascoltato.

Come Nicola Berardi, presidente del Lions  Club “Ruvo di Puglia Talos”, con il quale si è parlato anche della possibilità di collaborare sui temi di studio nazionali e distrettuali dell’anno in corso. E ancora come Antonio, Alessandro e Gianluca Pagano, che da anni portano avanti un’Azienda floricola “aperta  al Mondo”, con cui c’è stato un proficuo confronto ed approfondimento sull’importanza dell’educazione ambientale.

Da canto suo, il professor Gnisci si è reso disponibile ad avviare un percorso formativo, rivolto specialmente ai giovani, con l’intento di “attivare nuovi  focolai di pace tra i figli delle stelle”. Il  concetto  rivolto agli umani,  generati dall’energia stellare,  lascia  sottendere l’evidente invito a vivere degnamente questa nostra genesi e a prendere coscienza  dei traguardi della scienza.
La Florpagano e il “Lions Club Talos” di Ruvo di Puglia hanno dato appuntamento al Professor Gnisci, per un nuovo incontro all’insegna della formazione ed educazione ambientale, per la prossima primavera, quando il Nobel tornerà a Ruvo per tenere un seminario aperto ai giovani, alle istituzioni locali, enti scolastici e società civile.

martedì 23 Ottobre 2012

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Giacobbe Zero
Giacobbe Zero
11 anni fa

Ben venuto a Ruvo professore.

MASSIMO CHIARULLI
MASSIMO CHIARULLI
11 anni fa

Complimenti ad Antonio , Alessandro e Gianluca come sempre attenti al meglio. In ogni campo

NICOLA BUCCI
NICOLA BUCCI
11 anni fa

sono il titolare di un locale forse prestigioso ho avuto il piacere enorme di ospitare a cena con isig.ri PAGANO IL PROF.GNISCI una persona IMMENSAnei modi nella gentilezza enella umiltà in cui ci siamo interfacciati emozionandomi non poco. ringrazio i sig.ri PAGANO per la grande soddisfazione concessami e spero di aver deliziato i loro palati attenti alle sfumature culinarie. NICO