Politica

L’economia ruvese punta tutto sull’urbanistica

Elio Tedone
E' quanto emerso dalla conferenza organizzata dai candidati della Casa della Libertà ruvese
scrivi un commento 262

L’urbanistica e il territorio ruvese al centro di un dibattito aperto organizzato dalla coalizione di centrodestra. L’incontro, tenutosi nella sala conferenze di via dell’Aquila, ha visto la partecipazione di un esponente per ogni partito in forza alla Casa delle Libertà.

Nell’introduzione al dibattito il candidato sindaco di centrodestra, Antonello Paparella, ha chiarito ai presenti l’importanza del tema urbanistico cittadino, anche come volano per uno sviluppo economico, sociale, demografico ed occupazionale.

Il dibattito è stato aperto da Giovanni Berio, responsabile per l’urbanistica del circolo culturale “Alleanza per Ruvo”. L’architetto ha incentrato il suo intervento sulla rivitalizzazione del centro storico.

“E’ un tema di cui parlano tutti da anni, ma per cui nessuno ha fatto nulla di concreto, col risultato che il nostro stupendo borgo storico è stato superato da quello degli altri paesi limitrofi”. Per invertire questa tendenza il relatore ha proposto di snellire l’iter burocratico, che a Ruvo è molto più lungo rispetto agli altri comuni.

E poi si favorirà l’abitabilità delle “suppenne” e dei locali a piano terra, oltre a rifare la procedura che regola i subentri. Il tutto, ha detto Berio, “senza far perdere decoro al nostro centro storico, ma permettendo così che possa tornare ad essere vivo e vissuto”.

Poi è stata la volta di Francesco Campanale, candidato per l’Udc, che ha parlato di lavori pubblici e viabilità, incentrando il suo intervento sulla ferrovia Bari-Nord.

 “Il passante ferroviario – ha detto il geometra – sta chiudendo Ruvo nei propri confini. I paesi limitrofi hanno superato questo vincolo con ponti e cavalcavia, mentre noi siamo rimasti con un unico passaggio, quello a ridosso della S.P. 231”.

Questo, dice Campanale, provoca un concentramento di traffico e ingresso merci sull’estramurale, che in alcuni tratti non è neanche fornito di una segnaletica adatta.

 In ottica futura, poi, bisognerà adeguare anche l’estramurale nord (adottando il contratto di quartiere 2 già approvato), che non sarà più un semplice anello viario, regimentare le acque reflue nella zona Pantano e ridare decoro a piazza Regina Margherita.

A seguire ha preso la parola Vito Ippedico, presidente del circolo ruvese di Alleanza Nazionale, che si è occupato di usi civici e agro. In merito all’ultimo punto l’ex assessore all’Urbanistica ha ricordato come l’agro ruvese sia il più esteso della provincia e quello con maggior interessamento nel Parco dell’Alta Murgia (il 44,81% della superficie totale).

E proprio in questa zona la legislazione cambierà a breve, quando entrerà in vigore il Piano del Parco. “In virtù di questo – dice Ippedico – chi ha possedimenti o attività in quella zona rischia di essere molto danneggiato. Noi stiamo già lavorando per questo, mentre il centrosinistra sembra sia disinteressato a questa grave faccenda”.

Nella parte restante dell’agro, invece, si parla di eliminazione del lotto minimo per le zone E1 ed E3, sempre tenendo presente le regole sui confini e sulle distanze. Anche noi – ha precisato l’ex assessore – teniamo molto alla salvaguardia del patrimonio archeologico, ma dove non ci sono particolari siti culturali o zone di grave pericolo, non si può lasciare tutto com’è.

Bisogna costruire per ridare vigore anche a quelle aree, oltre che alla città intera, e per favorire il turismo rurale, che può essere un’ulteriore fonte di sviluppo se si creano adeguate strutture ricettive, sfruttando magari le masserie abbandonate della zona. La Regione e il centrosinistra ruvese, invece, preferiscono l’immobilismo e il controllo passivo dell’agro”.

Poi è toccato ad Orazio Saulle, candidato nelle liste di Forza Italia, trattare l’argomento zona industriale e zona Pip. “Le possibilità di ampliamento per le aziende, previste dalla legge 447 del 1998 – ha detto il perito industriale – con lo sportello unico delle attività produttive, sono tuttora sconosciute a molti imprenditori, che preferiscono così lasciare Ruvo per edificare altre sedi in comuni vicini.

Utilizzare bene questa normativa, invece, significherebbe avere più investimenti, più produzione e più occupazione”. In merito alla vecchia zona Pip, Saulle ha annunciato che ci sarà il nuovo calcolo delle estensioni, per sistemare una volta per tutte l’errore di misurazione del 1981, che sta creando disagi agli interessati.

Per la nuova zona Pip, invece, l’esponente di Forza Italia ha chiarito che è necessario cominciare la fase di urbanizzazione. “Non ha senso dare i lotti ai venti assegnatari quando queste zone non sono raggiungibili e non hanno servizi da utilizzare”.

E Saulle ha anche ricordato che oltre a quei venti utenti già soddisfatti ce ne sono altri 38 ancora in attesa, cosa che fa prevedere la creazione di un’altra zona tutta nuova. Poi l’accenno, anche da parte sua, al “Contratto di quartiere 2”, ritenuto di grandissimo impatto nei prossimi anni.

“Oltre alla crescita di quella zona della città c’è da considerare anche l’aspetto del risparmio sulle case: nel progetto ci sono 58 alloggi che si potrebbero vendere a prezzi più bassi di quelli che giustamente i privati stanno portando avanti in questo momento. Così le esorbitanti cifre di mercato caleranno e tutti ne trarranno beneficio”.

L’ultimo a prendere la parola, prima della breve conclusione e del saluto del candidato sindaco, è stato Matteo Paparella, ex Sindaco della città e candidato al Consiglio comunale per “La Puglia prima di tutto”. Tema dell’intervento sono stati i comparti e i consorzi, con la conferma del piano dei 100 giorni, in cui il centrodestra, se vincerà le elezioni, darà un primo indirizzo in merito.

Nei 180 giorni successivi si procederà con la convenzione dei consorzi con la Pubblica amministrazione. Il problema più grande, dice il neo eletto nel Consiglio regionale, sono le preesistenze, ovvero le situazioni di chi in quelle aree già ci vive.

“Per risolvere questa situazione, che altrimenti lascerebbe senza via d’uscita, abbiamo deciso di stralciarle. In pratica non terremo conto inizialmente della loro esistenza e aspetteremo la decisione del proprietario.

A quest’ultimo, intanto, saranno illustrati tutti i vantaggi del consorzio, che non potranno non soddisfarlo, e gli svantaggi a cui andrà incontro nel momento in cui rifiuterà l’accordo col Comune”.

In questo modo Paparella dice di dare una risposta chiara e precisa alle esigenze della cittadina. Cosa che, secondo l’ex Sindaco, il centrosinistra non sta facendo.

“Vorrei mettere in allerta tutti per quello che potrà succedere nel comparto K, quello nelle vicinanze del Macello e del Campo sportivo.I nostri avversari hanno promesso, in caso di vittoria, un contenitore culturale in quella zona. E’ inutile dire che questo provocherà lunghissimi contenziosi con chi lì ci vive già”.

In chiusura il candidato sindaco Antonello Paparella ha definito quella della sua coalizione come la logica del fare: “daremo – ha detto – soluzioni chiare e lineari, nell’urbanistica come negli altri settori, in base a quello che la gente ha chiesto esplicitamente tramite gli sms o gli incontri avuti con me e con gli altri esponenti della coalizione”.

sabato 20 Maggio 2006

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti