Dopo l’ingente sequestro di grano contaminato e ritenuto nocivo per l’elevata presenza di ocratossina, sostanza cancerogena rinvenuta in misura 3 volte superiore ai limiti massimi consentiti dalle norme sanitarie comunitarie, le cui indagini hanno interessato la “Molino Casillo Francesco s.r.l.” di Corato, la “Louys Dreyfus Italia s.p.a.” di Ravenna, la “Candeal Commercio S.r.l.” di Foggia e la “Agriviesti s.r.l.” di Altamura, il Ministero della Salute ha avviato il primo passo per la cosiddetta “procedura d’allerta”.
Il Ministro Storace ha formalmente invitato la Regione Puglia ad acquisire informazioni e dati dalla Procura di Trani in merito all’inchiesta avviata dal sostituto Antonio Savasta che ipotizza il reato di commercio di sostanze altamente nocive.
I risultati di questa ulteriore indagine dal parte del Ministero potrebbero concretizzarsi in una relazione alla Comunità Europea, in un inasprimento delle procedure per l’importazione del grano, sino ad arrivare al blocco delle stesse importazioni. Di conseguenza, anche la Regione Puglia ha imposto alle Aziende Sanitarie Locali il potenziamento e l’inasprimento dei controlli sulle derrate alimentari provenienti dall’estero.
Previste a breve sul grano sequestrato, anche le analisi da parte di una commissione dell’Istituto Superiore della Sanità, che potrebbero condurre al ritiro dal mercato di generi alimentari prodotti eventualmente con la partita di grano canadese.
Anche l’Ambasciata del Canada si è messa in contatto con la Procura di Trani offrendo la propria disponibilità alle indagini.
Il pericolo più evidente è di certo costituito dal possibile rischio che gli acquirenti del carico sequestrato abbiano trasformato il grano contaminato in prodotti alimentari a base di farina che siano già finiti, o siano prossimi a finire, nei punti di vendita.