I carabinieri della stazione di Ruvo hanno sgominato una banda organizzata composta da cinque coratini (il 22enne Gaetano Zitoli, il 23enne Domenico Maino, il 34enne Pasquale Colabella, Avevano escogitato un sistema molto efficace per 38enne Michele Zitoli ed il 24enne Michele Riccardi), tre dei quali fermati con le mani ancora sui sacchi di olive, appena rubate. Un sesto coratino, il 20enne F.E., è stato denunciato a piede libero.
La banda è stata sorpresa in azione in contrada “Lacavallerizza” (alla periferia di Ruvo) da alcuni uomini del “Consorzio guardie campestri” che, durante un servizio di controllo, si sono insopettitti dalla presenza di quelle persone tutte intente a riempire, frettolosamente, i sacchi con le olive appena raccolte.
Sono giunti sul luogo i carabinieri che sono riusciti a bloccare tre dei ladri mentre gli altri tre sono fuggiti. Successivamente, due di essi sono stati rintracciati ed assicurati ugualmente alla giustizia. Tutti dovranno rispondere di furto aggravato in concorso e invasione di terreno altrui. Secondo quanto accertato dagli uomini della locale tenenza, i ladri (giunti a bordo di una Fiat «Punto») avevano già raccolto oltre due quintali di olive adoperando, teloni, pertiche e vari sacchi.
Cresce l’allarme tra gli olivicoltori perché il fenomeno sta diventando molto frequente in tutto il territorio del Nord Barese. “Sono in pericolo i nostri raccolti“, dicono, “e spesso i sacrifici di un’intera annata sono vanificati dai soliti ignoti che agiscono indisturbati e in modo organizzato.” Nei mesi scorsi l’attenzione dei malviventi era tutta per l’uva ed i vigneti. Adesso le loro attenzioni si sono concentrare sulle olive, ugualmente redditizie.