Erano molti i presenti all’incontro a porte chiuse tenutosi a palazzo Caputi, promosso dall’“associazione provinciale antiracket e antiusura”, coordinato dal presidente, Renato De Scisciolo.
L’incontro è avvenuto tra le forze dell’ordine, carabinieri, polizia, vigili urbani, guardie campestri ed altri organismi di settore, le associazioni di categoria, il commissario prefettizio Mario Volpe, un magistrato, un avvocato ed un commercialista.
L’incontro è stato un motivo per discutere e trovare risoluzioni sul problema dell’usura, per lottare contro quei malesseri sociali. L’obiettivo dell’incontro è quello di trovare una soluzione, creare una rete tra le forze dell’ordine e le associazioni per far emergere i reati di estorsione ed usura e denunciarli, mirando soprattutto alla protezione del dopo senza lasciare sola la vittima.
Ha detto infine De Sciscioli, responsabile regionale di Sos Impresa e componente del Fai, la Federazione antiracket italiana “Tano Grasso”, “bisogna dare la possibilità di denunciare, aiutando e seguendo chi subisce questi maledetti mali, nel tentativo che vengano sconfitti.”
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