Questa sera dalle 19 alle 22 si terrà presso l’Oratorio Salesiano di Ruvo (con ingresso da Via Carità) la festa finale di una lunghissima esperienza estiva (che è iniziata il 6 giugno e si concluderà poi il 26 luglio).
Organizzata da Suore, volontari, animatori e collaboratori adulti nell’ambito del progetto OratoriAMO con Don Bosco, ha avuto due percorsi educativi differenziati, nel rispetto delle diverse fasce d’età dei destinatari (uno al mattino e uno al pomeriggio), per un totale di oltre 320 partecipanti dai 6 anni in su.
Il tema dell’esperienza antimeridiana in questa straordinaria Estate Ragazzi 2019 è stato “Wunder – alla ricerca della bellezza. Tra i Vichinghi per risolvere un mistero”.
Quattro i verbi scelti per ritmare un percorso educativo che vuole favorire e formare sensibilità e competenza emozionale: ricevere, ricercare, scoprire, rifare.
«Educare alla bellezza, perché? – spiegano le suore Salesiane -. Intanto perché è la bellezza che salverà il mondo e poi perché siamo convinti, come educatori alla scuola di don Bosco, che solo chi si è lasciato affascinare dal bello ha una marcia in più per mettere le proprie energie e risorse a servizio degli altri».
Gli ambiti presi in considerazione per riscoprire la bellezza sono stati: la natura (l’ecologia, la cura del creato); i volti (le altre persone, con le loro specificità e diversità, con tutto ciò ci donano, con i loro “limiti” e l’appello che ci rivolgono a farci prossimo); il cuore (l’interiorità, la coscienza, la capacità critica e di discernimento); la città (il luogo delle relazioni umane in cui la bellezza prende forma e nel quale tutti sono invitati a dare il proprio contributo).
Finalità educative e formative sono state ricordare e accogliere le cose e le esperienze belle della vita; mettersi alla ricerca di ciò che è bello oltre le apparenze; ri-conoscere che la bellezza ha a che fare con la decisione libera di servire e di prendersi cura responsabilmente di ciò che siamo e di ciò che incontriamo; attivarsi per rendere più bello il mondo attraverso il servizio di ciascuno.
E ogni giorno una parola chiave da portarsi via per ricordare, nel quotidiano, gli impegni assunti in gruppo: Bellezza è… stupore – sorriso – gioia – legami – curiosità – differenze – sguardo – dettagli – immaginazione – oltre – silenzio – incroci – custodia – condivisione – generosità – progetto.
E come in ogni esperienza educativa, il bello comincia proprio quando si è giunti alla fine… è il momento ora di dare spazio all’artista/artigiano che è presente in ciascuno, di continuare (o iniziare) l’opera d’arte in cui tutti (singolarmente e insieme) siamo impegnati.
“Ri-fare” il bello non significa solo “riparare” ciò che è stato rovinato ma soprattutto “ri-creare” sul modello della bellezza che attrae, cioè alla luce di quel “di più” che gli occhi hanno iniziato a riconoscere nella natura, nei volti, nel cuore, nella città.
La bellezza che attrae e affascina è la bellezza del servizio, di chi non tiene per sé come un tesoro geloso le risorse e i talenti personali, ma li condivide e li mette a disposizione degli altri.
Il programma della serata prevede un talent show, la mostra dei lavori prodotti nei vari laboratori, giochi, musica, hot dog e video finale.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del 90esimo anniversario di fondazione dell’Istituto Sacro Cuore.