Don Giuseppe Pischetti, rettore del Santuario di Santa Maria di Calentano e parroco della chiesa Santissima Immacolata a Ruvo di Puglia, chiede di contribuire a salvare l’affresco “Madonna con Gesù benedicente tra Sant’Antonio Abate e San Leonardo” che impreziosisce l’abside.
«Racchiuso in una splendida cornice naturale , il Santuario della Madonna di Calendano rivela la sua storia che si perde nella notte dei tempi – si legge in una nota -. Ancora oggi rappresenta per gli abitanti il fulcro stesso del Borgo e richiama molti visitatori.
Tuttavia, nel corso di sopralluoghi effettuati dagli “addetti ai lavori” è stata stilata una relazione dalla quale si evince che “…sono stati rilevati pericolosi distacchi dell’intonaco” del dipinto in oggetto. “Soprattutto nel limite inferiore dell’affresco, in corrispondenza del quale l’umidità di risalita ha causato perdita delle stuccature di contenimento e la comparsa di efflorescenze saline . Al fine di scongiurare perdite di porzioni dell’intonaco dipinto, si rende improcrastinabile un intervento tempestivo di messa in sicurezza…”.
L’ affresco di cui si parla risale probabilmente al XIV secolo: ebbene c’è bisogno di conservare questa gemma preziosa e a tutti voi che leggete e che avete magari avuto modo di visitare il Santuario con le sue bellezze, chiediamo di voler contribuire con una piccola o grande oblazione volontaria affinché si riesca ad intervenire nel più breve tempo possibile e a conservare tale bellezza, traccia di una storia passata che resta affascinante.
Potrete effettuare le vostre offerte nella chiesa della Maria S.S.Immacolata a Ruvo, oppure nel Santuario stesso a Calendano, oppure al Bar Tre Querce, a Calendano, che ringraziamo tanto per la disponibilità dimostrata. Grazie sin da ora per quanto vorrete donare».
Non mi pare che per restaurare il Cenacolo di Leonardo si sia fatta la colletta tra i milanesi. Andrebbe coinvolto il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che potrà pienamente finanziare la manutenzione.
a questo punto credo che noi tutti ruvesi si debba contribuire, anche con una donazione modesta, al salvataggio di questa opera. quel santuario, che racchiude una storia quasi millenaria, andrebbe preservato in quanto luogo del cuore, dell’anima di infinite generazioni di nostri concittadini. è una cosa importante, non lasciamola deperire.