La Pasqua a Ruvo di Puglia è anche “folclore”.
Oggi, al passaggio della processione del Cristo Risorto, saranno fatte “esplodere” le Quarantane in alcuni punti principali della città. Ricordiamo che dallo scorso anno per l’antico rito sono previsti solo fuochi di terra con effetti di luce e colore, senza aperture aeree, con «l’ulteriore possibilità di utilizzare, nella fase finale
dello spettacolo, artifici consistenti in un unico “botto”, unicamente per il tradizionale scoppio conclusivo del fantoccio», come si legge nella relativa delibera di giunta.
In piazza Dante, quindi, intorno alle 10, rogo della Quarantana intergenerazionale realizzata da Matteo Miccoli; alle 10.30, in piazza Matteotti rogo della Quarantana della Pro Loco di Ruvo di Puglia – già collocata sulla piazzetta dell’Infopoint in via V. Veneto – e di quella del gruppo folclorico Lapecheronza, già posta sul crocicchio di corso Gramsci, corso Carafa e via Santa Barbara. Alle 12.30, in piazza Bovio, rogo della Quarantana della famiglia Caldarola.
Brevi note sulla Quarantana
Le Quarantane sono fantocci dal sembiante femminile che simboleggiano la quaresima.
Imbottite di paglia, tra le mani hanno l’arancia, in cui sono conficcate sette penne di gallina, tante quante sono le settimane della Quaresima e che vengono tolte man mano che passano. Hanno anche il fuso e la conocchia, simbolo del paziente lavoro femminile, e un’aringa, simbolo dell’astinenza.
Le loro origini sono oggetto di studio e di interesse da parte di demologi e cultori di storia locale, essendo espressione del sincretismo tra religione pagana e cristiana.