Animali

Le raccomandazioni dell’Enpa: «Non toccate i gattini quando le mamme non ci sono»

Cuccioli di gatto
Le buone pratiche per tutelare le cucciolate
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Con l’arrivo della primavera arrivano le prime cucciolate di gatti. Per questo il gruppo di volontari dell’Enpa ha diffuso un messaggio di raccomandazione ad osservare le buone pratiche per la tutela dei cuccioli

«Oltre a ribadire ancora una volta con ferma convinzione la necessità di sterilizzare perché questo gesto è l’unico modo per contenere e prevenire il fenomeno del randagismo, invitiamo tutti i cittadini che avvistino delle cucciolate a non toccare i gattini quando le mamme non ci sono» scrivono i volontari in una nota.

«Solitamente le mamme scelgono posti riparati e nascosti dove partorire, come cantine, solai e sottoscala, perché sono considerati luoghi sicuri dove lasciare i gattini tra una poppata e l’altra, quando si allontanano per procurarsi il cibo. Talvolta, in questo breve intervallo, i piccoli piangono per la fame e così ci si accorge della loro presenza. Istintivamente si potrebbe essere spinti ad accarezzarli… azione che non va assolutamente compiuta perché nel toccarli si lascerebbe sui piccoli l’odore umano e si rischierebbe che la madre, al suo ritorno, li rifiuti avvertendo un odore estraneo sui figli» spiegano dall’associazione animalista.

E aggiungono: «Un gattino che è in fase di allattamento nei primi giorni/settimane di vita e viene rifiutato dalla madre, è un gattino che rischia la morte perché sarà in pericolo di ipotermia e di disidratazione, perché, se gli va bene e viene preso in tempo, verrà alimentato artificialmente da una balia umana e non è detto, comunque, che sopravviva. E, quandanche tutto fili liscio e arrivi sano e salvo allo svezzamento, sarà un gattino privato di tutti gli insegnamenti – quali lavarsi, coprire i bisogni, cacciare, giocare, diventare un gatto adulto equilibrato – che mamma gatta gli avrebbe trasmesso».

Quindi la raccomandazione: «Se vi imbattete in una cucciolata che ritenete abbandonata, quindi, cercate di monitorare con discrezione la situazione e accertatevi prima che la madre sia nei paraggi e torni dai suoi piccoli! Qualora ciò non dovesse accadere, rivolgetevi alle volontarie che sapranno come agire».

giovedì 28 Marzo 2024

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