Mobilità

Aree blu, presentata l’ipotesi di piano urbano 2024-2029. Ridotto il numero di stalli a pagamento

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
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Aree blu, presentazione del nuovo piano urbano © Veronique Fracchiolla/Ruvolive
Lo scorso giovedì il sindaco Pasquale Chieco e il comandante della polizia locale Salvatore Berardi hanno presentato alcune delle novità che verrebbero introdotte nel nuovo piano di sosta a pagamento, che deve essere discusso in Consiglio comunale
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Lo scorso giovedì, a Palazzo Caputi, il sindaco Pasquale Chieco e il comandante della polizia locale Salvatore Berardi hanno presentato la nuova ipotesi di piano urbano delle soste veicolari a pagamento 2024/2029, con relativo piano delle tariffe e conseguente riorganizzazione delle zone blu.

Il piano attuale (2019-2024) è stato tecnicamente prorogato fino al 30 giugno 2024 non solo per consentire al raggruppamento temporaneo di imprese (Rua Mobilità e Aj Mobilità), che gestisce attualmente il servizio, di recuperare il periodo di sospensione delle attività a causa del covid ma di preparare la gara per l’affidamento del servizio al nuovo gestore.

L’obiettivo della introduzione delle aree di sosta a pagamento, come ha spiegato Chieco, è quello di migliorare la qualità della vita in città attraverso la riduzione del traffico e, quindi, dell’inquinamento; rendere più vivibile il centro storico sia per i residenti, sia per i turisti: prima del 2019, piazzetta Le Monache, per esempio, era piena di auto in sosta. Il piano di sosta a pagamento, secondo il sindaco, ha portato, quindi, benefici in una città in cui, nel 2020, si sono registrati 17.870 veicoli immatricolati, di cui 14.174 automobili (dati Motorizzazione civile di Bari).

Inoltre, prosegue Chieco, le tariffe differenziate applicate sono tra le più basse, soprattutto nel centro storico, e questo agevola soprattutto i titolari di attività commerciali e di studi professionali che vi operano.

Gli fa eco il comandante della polizia locale Salvatore Berardi il quale ha spiegato come il piano di sosta a pagamento 2018-2023 abbia retto bene, nonostante sia stata la prima esperienza per la città.

Berardi ha illustrato alcune novità che si potrebbero introdurre nel nuovo piano di sosta il quale, prima di entrare in vigore, deve essere discusso e approvato dal Consiglio comunale.

Gli stalli a pagamento, intanto, saranno ridotti: si passa da 1320 a 1260.

Per quanto riguarda le tariffe, i titolari di autorizzazione al transito e sosta nella ztl “nucleo antico/città storica” in qualità di residenti, dimoranti, titolari di attività produttive, professionali, autonome pagherebbero 60 centesimi quale corrispettivo giornaliero; 2 euro quale corrispettivo  in abbonamento settimanale (durata della sosta sino a otto ore al giorno per l’intera settimana; 7 euro quale corrispettivo in abbonamento mensile (durata della sosta sino a otto ore al giorno per l’intero mese); 30 euro quale corrispettivo in abbonamento annuale (durata della sosta sino a 8 ore al giorno per l’intero anno) per il primo veicolo; 50 euro per il secondo veicolo (massimo 2 veicoli).

I residenti, dimoranti ovvero titolari di attività produttive e/o professionali e/o autonome in immobili che delimitano la Ztl nucleo antico-città storica e aggettanti (in quanto recano accesso) su corso Carafa, corso Gramsci, piazza Matteotti e piazza Cavallotti (tratti in prolungamento a corso Gramsci), corso G. Jatta, piazza Dante (tratto n prolungamento a corso G. Jatta), corso Cavour, Piazza Bovio (tratto in prolungamento a via Moro) pagherebbero 0,60 corrispettivo quotidiano; 2,00 corrispettivo abbonamento settimanale (durata della sosta ino a otto re al giorno per l’intera settimana; 7 euro quale corrispettivo in abbonamento mensile (durata della sosta sino a otto ore al giorno per l’intero mese); 30 euro quale corrispettivo in abbonamento annuale (durata della sosta sino a 8 ore al giorno per l’intero anno) per il primo veicolo; 50 euro per il secondo veicolo (max 2 veicoli).

Per i dipendenti di ditte private ed enti pubblici con sede nelle aree interessate da sosta a pagamento nelle zone marrone, gialla, celeste e verde, gli abbonamenti sono di 60 euro l’anno,  per un veicolo, per le sole soste mattutine o pomeridiane; 120 euro annui per entrambe le fasce.

Sono previsti casi particolari: a richiesta di esercenti le attività commerciali e pubblici esercizi dovranno essere posti a loro disposizione idonei strumenti che consentano di tariffare la sosta dei veicoli dei clienti (come, per esempio, un’app dedicata).

Tra il pubblico – non molto numeroso nonostante quello del piano soste a pagamento sia argomento particolarmente sentito da ruvesi – ci sono stati diversi interventi critici nei confronti dell’attuale piano di sosta a pagamento tra cui quella relativa alla facoltatività della clausola penale nel contratto con il gestore. La clausola penale prevede l’emissione di un preavviso con mini sanzione in caso di mancata esposizione del ticket sul cruscotto o di ticket scaduto nel caso di sforamento del tempo di sosta. Dal momento che non è stata attivata dal gestore, chi si trova in queste condizioni paga la multa per divieto di sosta.

Perplessità sono state manifestate anche da alcuni commercianti che non hanno riscontrato i benefici attesi con l’introduzione del piano di sosta. Tra le proposte avanzate dal pubblico per decongestionare il traffico nel centro, c’è stata quella di costruire un parcheggio sotterraneo in piazza Dante. Una proposta che ha incontrato l’approvazione  di Chieco il quale, tuttavia, ha sottolineato come questa soluzione non sia più attuabile dal momento che sarebbe stata possibile solo durante i lavori di ristrutturazione della stessa. Tuttavia, nell’ambito del Pums, si ipotizza di costruire un silos-auto multipiano, nell’area in cui insiste la vecchia biblioteca, in largo Le Croci. L’auspicio, tuttavia, è che prima del vaglio del Consiglio comunale, siano organizzati più incontri e confronti sul tema tra Amministrazione, forze politiche, cittadini, operatori commerciali e altri portatori di interesse per far sì che il nuovo piano contemperi le esigenze di tutti.

 

domenica 3 Marzo 2024

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Pippo e Pluto
Pippo e Pluto
1 mese fa

Cari signori amministratori la gente di Ruvo si è praticamente stufata di questo piano parcheggi perché non solo è un esborso di soldi e quindi tasse che generano solo profitto per le società appaltanti ma è anche un grandissimo impoverimento della città stessa perché i cittadini ruvesi si recano nelle città confinanti sia per acquisti sia per altro.Ora per i signori amministratori doveva bastare vedere il “mortorio” in cui è caduta la nostra città per togliere definitivamente questa odiosa tassa e cercare di incentivare un po’ il commercio locale ma continuano a non vedere e pertanto continuano a distruggere tutto.Vergogna ecco perché non si presenta nessuno ai vostri incontri perché nonostante le proteste dei cittadini fate sempre come volete.Preferisco pertanto fare spesa ed acquisti vari nei comuni limitrofi perché sono stanco di essere tartassato da questa città.