Il caso

La Xylella arriva alle porte di Bari. Cia Puglia: «Rischio mortale per l’agricoltura»

Xylella
Ritrovati 6 alberi di mandorlo infetti in agro di Triggiano. Pentassuglia: «Fondamentale il lavoro di monitoraggio sui vettori ora è necessario spegnere l’incendio del nuovo ceppo»
scrivi un commento 149

I controlli effettuati dall’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia sugli insetti vettori della Xylella fastidiosa hanno portato all’individuazione nell’agro di Triggiano in provincia di Bari, di sei alberi di mandorlo positivi al batterio della Xylella fastidiosa sub specie fastidiosa.

«La scoperta di questo nuovo batterio deriva dal monitoraggio esteso, puntuale e attento – ricorda l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia – portato avanti dalla struttura del Dipartimento Agricoltura. In questo momento è necessaria una comunione d’intenti e di attività a sostegno della sicurezza fitosanitaria del territorio. Ora bisogna spegnere il focolaio in maniera tempestiva, eradicando il batterio. Non bisogna creare allarmismi ma è necessario mantenere alta la guardia, come già fatto nel caso di Canosa quattro anni fa».

Il piano di azione per contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa dell’Osservatorio Fitosanitario è stato fondamentale in quel contesto e il ritrovamento del nuovo ceppo a Triggiano conferma la necessità di attuare attentamente i controlli sugli insetti vettori: in questo caso sarà necessario procedere all’abbattimento delle piante infette e, nel raggio di 50 m., di quelle suscettibili a questa sottospecie. Inoltre, sarà attivata una sorveglianza rafforzata nell’intera area delimitata.

«Il lavoro capillare e puntuale di monitoraggio degli insetti vettori legato a Xylella fastidiosa sub specie Pauca è stato svolto in 190 siti di cui 136 in area indenne in collaborazione con l’Istituto agronomico mediterraneo di Valenzano. Il ritrovamento di questo nuovo ceppo non è casuale – spiega Salvatore Infantino, dirigente dell’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia – è avvenuto in seguito al rinvenimento di 13 vettori positivi in quattro siti ubicati nell’area rurale di Triggiano e al successivo campionamento capillare delle piante suscettibili a Xylella fastidiosa. In particolare sono state campionate 432 piante suscettibili di cui 6 piante di mandorli sono risultate positive a Xylella fastidiosa sub specie fastidiosa».

«In questo momento è fondamentale attuare tutte le pratiche per debellare l’infezione – sottolinea il direttore del Dipartimento Agricoltura Gianluca Nardone -. Gli organismi accreditati, che procedono all’analisi del campionamento attivato dall’Osservatorio Fitosanitario e gli organismi di studio, lavoreranno per determinare dal punto di vista scientifico l’origine del batterio, la sua virulenza e la sua eventuale capacità di adattarsi sul territorio pugliese. Il batterio della Xylella fastidiosa fastidiosa attualmente è presente in Europa, secondo l’EPPO Global Database, in Portogallo e nelle isole Baleari».

Cia Puglia: «Rischio mortale per l’agricoltura»

«L’individuazione, a Triggiano, di sei alberi di mandorlo positivi al batterio della Xylella fastidiosa subspecie fastidiosa è un monito: bisogna eradicare subito il nuovo ceppo del batterio, che è capace di aggredire anche la vite. Se ciò accadesse, sarebbe un colpo mortale sull’agricoltura pugliese». Gennaro Sicolo, presidente CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, commenta con queste parole la notizia diffusa giovedì 22 febbraio dall’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia.

«Nello stesso tempo, occorre rafforzare tutti gli strumenti e le azioni di contrasto alla sub specie pauca, con cui stiamo già facendo i conti da oltre 10 anni, attraverso un più deciso e sistematico sostegno alla ricerca scientifica, creando e rafforzando una rete internazionale capace di trovare soluzioni finalmente efficaci. I controlli effettuati permetteranno di affrontare subito il nuovo pericolo. L’Osservatorio Fitosanitario e l’assessore Donato Pentassuglia hanno fatto e stanno facendo un ottimo lavoro anche da questo punto di vista», aggiunge Sicolo, «ma è evidente che sia il Governo nazionale sia l’Unione Europea debbano fare molto di più su contrasto e prevenzione alle dogane, per impedire che batteri e fitopatologie che arrivano su carichi e trasporti dall’esterno possano causare nuovi danni dopo quelli già causati dalla Xylella fastidiosa subspecie pauca. Serve unità di intenti per riuscire immediatamente a scongiurare il rischio mortale che, dopo gli olivi, la Xylella faccia danni anche su altre colture come i mandorli e la vite. Intanto esprimiamo la nostra solidarietà agli amici agricoltori che stanno affrontando questo nuovo incubo».

«L’arrivo e la diffusione del secondo ceppo del batterio Xylella fastidiosa subspecie fastidiosa”, spiega Giannicola D’Amico, vicepresidente vicario di CIA Puglia, “rappresenta una ulteriore e grave ferita per l’agricoltura pugliese, nel quadro generale di un comparto già allo stremo da tempo. Bisogna porre rimedio alla scarsa efficienza dei controlli sui prodotti vegetali che entrano in Italia. Sappiamo di poter contare sulla determinazione che l’assessore Pentassuglia sta mostrando, ma questo è un problema per il quale la Puglia non deve essere lasciata da sola. Ci vuole unità di intenti, a tutti i livelli, con un impegno forte sia del Governo sia dell’Unione Europea per i controlli alle frontiere, lo stanziamento di nuove risorse, il rafforzamento dei protocolli in atto. CIA Agricoltori Italiani ha sempre fatto affidamento sulla scienza: Governo nazionale e Unione Europea sostengano la task force scientifica, in modo che la ricerca arrivi finalmente a soluzioni efficaci e applicabili».

venerdì 23 Febbraio 2024

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

Le più commentate della settimana