La mozione

Ristrutturazioni edilizie, Rutigliani (FI): «Si recepisca la nuova legge regionale»

Mariatiziana Rutigliani
«Il Consiglio comunale si adoperi, in tempi brevi, per il recepimento della legge regionale n. 36, per ribadire la centralità del diritto alla casa, venire incontro alle esigenze dei cittadini e delle imprese»
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Invocato il recepimento della nuova legge regionale sulle ristrutturazioni edilizie
Invocato il recepimento della nuova legge regionale sulle ristrutturazioni edilizie

Lo scorso dicembre, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha promulgato la legge regionale n. 36 “Disciplina regionale degli interventi di ristrutturazione edilizia ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera d), del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, con l’obiettivo di dare «una risposta alle sfide urbanistiche del futuro, ripensando le città della nostra Puglia in un’ottica pienamente sostenibile in termini di tutela dell’ambiente, efficientamento energetico e basso consumo di suolo».

A riguardo, la consigliera comunale e capogruppo Mariatiziana Rutigliani (Forza Italia) ha depositato una mozione.

«Senza la delibera del Consiglio comunale che recepisce la legge non possono essere attuate tutte le misure previste dal nuovo Piano Casa. La Legge regionale n. 36 è una norma che introduce ristrutturazioni urbanistiche con delocalizzazioni, misure finalizzate alle realizzazioni di Ers, edilizia residenziale sociale, in una città come la nostra che ha estremo bisogno di edilizia residenziale e che rappresenterebbe un’opportunità per far scorrere la graduatoria degli aventi diritto agli alloggi.

Ruvo possiede un enorme patrimonio edilizio che va rigenerato e riportato ad ecologia, anche perché fortemente energivoro.

Di fatto gli interventi che saranno eseguiti dovranno essere finalizzati alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e alla promozione degli interventi di edilizia residenziale sociale e dovranno essere orientati alla progressiva riduzione del degrado, del sottoutilizzo e dell’abbandono degli ambiti urbanizzati interessati, contribuendo al contenimento del consumo di suolo, all’adattamento e alla mitigazione dei cambiamenti climatici a scala urbana.

Saranno riconosciuti degli incentivi volumetrici del 20% del totale complessivo, e comunque non oltre 300 metri cubi, per gli interventi di ampliamento di edifici esistenti; del 20% della volumetria complessiva, e comunque non oltre 200 metri cubi, per gli interventi di ampliamento di edifici residenziali esistenti che non comportino la modifica della destinazione d’uso; del 35% della volumetria complessiva per gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti, legittimi o legittimati, ricadenti nelle zone omogenee B e C, aventi qualsiasi destinazione d’uso, da destinare alla residenza; del 35% della volumetria complessiva, e comunque non oltre 200 metri cubi, per gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici residenziali esistenti, legittimi o legittimati, nei contesti rurali identificati dal proprio strumento urbanistico come zone omogenee E, che non comportino la modifica della destinazione d’uso; del 35% della volumetria complessiva per gli interventi di delocalizzazione all’interno delle zone B e C, delle volumetrie rivenienti dalla demolizione di edifici esistenti, aventi qualsiasi destinazione d’uso, da destinare alla residenza.

Il procedimento per il riconoscimento degli incentivi previsti sarà disciplinato dai Comuni che saranno tenuti ad approvare una delibera di Consiglio  con la quale vengono individuati gli specifici ambiti all’interno dei quali consentire il riconoscimento degli incentivi volumetrici per gli interventi di ampliamento o demolizione e ricostruzione.

In fatto di enunciazioni di principio abbiamo ascoltato tante volte queste volontà dai banchi della maggioranza – ribadisce Rutigliani -. Ora è il momento di essere consequenziali adoperandosi in tempi brevi per il recepimento della legge regionale 36, per ribadire la centralità del diritto alla casa, venire incontro alle esigenze dei cittadini, favorire l’edilizia quale settore trainante dell’economia anche locale, e stabilire regole chiare e stabili nel tempo vieppiù in considerazione degli strumenti urbanistici attualmente a disposizione oltre che consentire l’accoglimento delle istanze delle imprese per le ristrutturazioni che in caso contrario sarebbero bloccate ed irricevibili».

lunedì 29 Gennaio 2024

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