No alla violenza sulle donne

A Ruvo 18 donne hanno chiesto aiuto al Centro antiviolenza cittadino

attrice sul palcoscenico, pubblico in sala
"Sola contro la Mafia", con Arianna Gambaccini
Nel 2023. Il dato è emerso giovedì, nell’incontro organizzato dall’Ambito territoriale Corato- Ruvo-Terlizzi, curato anche dall’assessore Nico Curci. Ieri sera, al "Tedone", andato in scena lo spettacolo teatrale "Sola contro la Mafia"
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Pasquale Chieco alla riunione dell'Ambito Corato-Ruvo-Terlizzi
Pasquale Chieco alla riunione dell'Ambito Corato-Ruvo-Terlizzi

Sono 18, a Ruvo di Puglia, le donne che nel 2023 si sono rivolte al Centro antiviolenza della nostra città per chiedere aiuto.

«Tante – commenta il sindaco Pasquale Chieco -, ma forse è solo la punta di un iceberg».

Il dato è emerso giovedì, nell’incontro organizzato dall’Ambito territoriale Corato- Ruvo-Terlizzi, curato anche dall’assessore Nico Curci. L’iniziativa è stata promossa in stretta sinergia con il Cav convenzionato, Osservatorio Giulia e Rossella – Centro Antiviolenza Ets, in partnership con il Cav Pandora e Riscoprirsi.

«Davanti a un fenomeno così grave è difficile trovare le parole giuste – prosegue Chieco -. Certo è doveroso esprimere solidarietà e tutta la vicinanza possibile a chi si trova in pericolo. In queste ore penso spesso a queste nostre 18 concittadine che hanno subito la violenza degli uomini e che hanno trovato il coraggio di reagire, che hanno capito che era il momento di farsi aiutare, che hanno avuto la forza di riprendere in mano la propria vita.
Sono contento e orgoglioso che abbiamo trovato nelle nostre assistenti sociali e in un servizio pubblico offerto dell’Ambito di cui anche il nostro Comune fa parte, il sostegno necessario a uscire dal tunnel. Non siete sole.
Mi auguro che il vostro esempio possa servire anche ad altre donne. Noi proviamo a fare la nostra parte anche lavorando sulla prevenzione e sul ripudio di ogni violenza».

Inoltre, ieri, su proposta dell’assessora alle Politiche di Comunità Monica Filograno, nell’Auditorium del Liceo “O. Tedone” è stato portato in scena lo spettacolo “Sola contro la Mafia”, per la regia di Vito D’Ingeo e con Arianna Gambaccini, tratto da un libro di Francesco Minervini sulla storia vera di una testimone di giustizia. Ieri per la prima volta la protagonista di quella storia è intervenuta telefonicamente in un’occasione pubblica.

«Come Amministrazione – prosegue Chieco – ci sentiamo sempre impegnati nella diffusione della cultura del rispetto e nella costruzione di una comunità in pace, giusta, in grado di garantire reali pari opportunità a tutte e a tutti. Ancora una volta siamo consapevoli che la strada è lunga, ancora una volta non ci spaventa il cammino».

I numeri da contattare per proteggersi dalla violenza

Per chiedere aiuto c’è il 1522.

I numeri del centro antiviolenza di Ruvo sono: 3887504780 – 3803450670.

sabato 25 Novembre 2023

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Annalisa
Annalisa
5 mesi fa

A Gaza decine di migliaia di donne non possono chiedere aiuto a nessuno. Magari è bene che qualcuno lo dica anche in Italia.

Anonimo ruvese
Anonimo ruvese
5 mesi fa

Vada allora lei a Gaza e chieda aiuto per tutte le donne.La vogliamo finire una volta per tutti di dare la colpa sempre agli italiani.Ognuno deve pensare ai problemi di casa sua qualunque essi siano perché solo così si possono risolvere molti problemi.Guardare sempre ai problemi altrui senza mai accorgersi di quello che non va in casa propria significa essere dei veri incoscienti .Salute

amenduni francesco
amenduni francesco
5 mesi fa
Rispondi a  Anonimo ruvese

ma non mi sembra che stesse dando la colpa agli italiani, stava solo facendo una constatazione. parlava di Gaza perchè adesso siamo ossessionati da Gaza che, per carità, avrà anche questo problema, ma non mi sembra il più pressante in questo momento.
parliamo anche della situazione delle donne in Iran ( grande alleato di Gaza e finanziatore di Hamas), in Iraq (anche questo in una situazione …), in afghanistan (in cui le donne sono considerate meno che animali e altro sodale di Hamas), nei ricchissimi Emirati , in cui le donne sono oggetto di scambio con cammelli o rolex, a seconda dell’umore e della stagione(anche questi amici di hamas, ma anche dell’america, ma anche un pò degli israeliani)… appunto, parliamone …

Annalisa
Annalisa
5 mesi fa

Purtroppo la realtà prevale sulla retorica: 6mila donne civili innocenti massacrate a Gaza non lasciano spazio a nessuna retorica e a nessuna giustificazione.

Annalisa
Annalisa
5 mesi fa

Ma dove hai letto che l’Iran sciita finanzia Hamas legato invece ai Fratelli Musulmani? Bisogna informarsi bene prima di fare affermazioni prive di fondamento.

Annalisa
Annalisa
5 mesi fa
Rispondi a  Anonimo ruvese

Forse ti è sfuggito che a Gaza sono state massacrate finora 6mila donne. Erano civili innocenti. Se questo non ti turba minimamente qualche problema ce l’hai tu.

Filipponio
Filipponio
5 mesi fa
Rispondi a  Annalisa

Il fatto è che a Gaza non muoiono solo le donne.

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