Al Talos Festival di Pino Minafra e all’Europa Jazz Festival, fondato a Noci, dallo stesso Minafra insieme al poeta e musicista Vittorino Curci è dedicato l’articolo “La storia è passata di qui” su rock.it, magazine e non solo dedicato alla musica dal 1997.
In particolare quello che rileva è non soltanto la formazione dei due artisti e “agitatori culturali”, quanto la loro capacità di aver dato vita, negli anni Novanta, a progetti con una identità propria, resistente al tempo e nel tempo – l’Europa Jazz Festival, nato nel 1989 e conclusosi nel 2000, con diverse interruzioni, non è «mai morto» come spiega Curci nell’intervista – , e con una portata culturale tale da attrarre anche coloro che non conoscevano la musica jazz.
E proprio Pino Minafra è tra coloro che hanno sempre sostenuto che il jazz – classico o sperimentale, frutto della “melodia, ricerca e follia” – debba essere un genere non di nicchia e debba essere fruito da un pubblico molto vasto: un po’ come accadeva, un tempo, con le bande che, nelle piazze e in occasione delle feste patronali, facevano innamorare la gente del popolo delle opere liriche portate in scena nei teatri blasonati d’Italia e d’Europa.
Da questa idea nasce, nel 1993, il Talos Festival, accanto al quale Minafra sviluppa il progetto parallelo de La Banda che ha fatto tappa a Parigi, Berlino, Londra, Lille, Graz, Münster, Monaco, Tolosa – solo per citare alcune città. Due progetti in cui Minafra, nonostante la burocrazia e i muri eretti, ha profuso tutte le sue energie di musicista fortemente legato al suo Sud, alla sua “Terronia”. E di questo amore per la musica e la sua gente rimarrà sempre traccia perché, come Minafra ama dire «La storia non si cancella» (Qui l’articolo su rock.it).