“Ditegli sempre di sì” è l’ultima pièce teatrale portata in scena dall’Ute “Nicola Cassano” nel primo weekend di giugno.
«Si tratta di una divertente commedia di Eduardo de Filippo – scrivono dall’Università della Terza Età -, giocata sui toni della farsa ma densa di interrogativi esistenziali: Qual è il confine che separa salute e malattia mentale? E i veri folli chi sono? Tra equivoci e fraintendimenti, la storia si sviluppa attraverso due atti che scorrono veloci verso lo scioglimento finale.
“Ancora una volta – commenta la professoressa Rita Leone dall’Ute – l’abile regia di Nicola De Leo ha dato i risultati sperati, soddisfacendo appieno le aspettative. Prova ne è il sold out registrato nel giro di pochissimi giorni, con la conseguente necessità di una ulteriore replica il 15 giugno, e il grande successo di pubblico che ha puntellato con risate e ripetuti applausi tutta la durata dello spettacolo.
La compagnia di attori, riduttivo definirli dilettanti, ha dato dimostrazione di calcare le tavole del palcoscenico con disinvoltura e “mestiere”. Accanto a quelli più “consumati”, con alle spalle diverse esperienze di questo tipo, altri interpreti, alle prime armi, si sono messi in gioco, pronti a ricevere per l’occasione il battesimo del fuoco.
Tutti si sono brillantemente misurati con un copione dalla tessitura complessa, caratterizzata da battute concatenate e serrate su una tematica di certo non facile. Passione entusiasmo ed impegno sono stati il mixer vincente per un risultato ottimale, una messa in scena vivace e coinvolgente. E questa non è una novità, considerando i numerosi successi che l’inossidabile team De Leo-Vendola regala da diversi anni a questa parte, nella ferma convinzione che il teatro rappresenti una opportunità per dare spazio a capacità espressive e creative, talvolta insospettate. Una occasione per acquisire maggiore consapevolezza di sé, appassionarsi ad un progetto e imparare a lavorare insieme, con fatica, se necessario, ma anche divertendosi, “à jouer”, per rubare una espressione cara ai nostri cugini “au-delà des Alpes”.
“Ditegli sempre di sì” viene a suggellare un mese di maggio intenso – proseguono dall’Ute -, ricco di eventi che hanno spaziato nei più diversi ambiti, dalle visite a musei ed escursioni sul territorio alla presentazione di libri, dalle mostre di fotografia pittura e ceramica ai saggi musicali e coreutici. Appuntamenti aperti alla cittadinanza che hanno destato grande attenzione e registrato un numero davvero significativo di presenze.
Ultima nel tempo la partecipazione al progetto “Rerum Rubis Carafa la leggenda.” Una bellissima esperienza che ha visto le nostre dame e i nostri cavalieri sfoggiare abiti di fattura artigianale in perfetto stile settecentesco, degni di un set cinematografico, a detta di quanti hanno potuto ammirarne la raffinatezza ed eleganza. Non è ancora finita: a giugno sono in programma appuntamenti di rilievo come la partecipazione del coro alla Giornata Europea della Musica e il ritorno delle “Danzatrici en plein air” con la compagnia Menhir.
Insomma un finale scoppiettante e denso di soddisfazioni che viene a chiudere un anno accademico iniziato in sordina ma sempre più carico, in una sorta di crescendo rossiniano. Fondamentale il dialogo con le Istituzioni, la collaborazione con altre associazioni radicate nel territorio, la disponibilità del direttivo, la dedizione dei docenti e il vivo interesse dei corsisti. Bilancio quindi nettamente positivo per una associazione giunta al suo diciassettesimo anno di vita e orientata a proporsi in maniera decisa come luogo di socialità alternativa e agenzia culturale di educazione permanente, aperta a tutti, non solo alla terza età».