Prima edizione

Si chiude “4 giorni su 7”, Michele Pinto: «Avventura unica»

Premiazione "4 giorni su se7" © Enzo Paparella
Il regista ruvese è tra gli ideatori del concorso di cinema indipendente che si è svolto a Corato, dal 26 al 29 aprile
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Si è conclusa la prima edizione di “4 giorni su se7”, il contest dedicato agli autori del cinema indipendente ideato da Arcadia Kinema, fondata dal regista ruvese Michele Pinto. Il contest si è svolto dal 26 al 29 aprile a Corato ed è stato patrocinato dal Comune di Corato con il sostegno della Fondazione Vincenzo Casillo  Buon Campo e la collaborazione del Liceo Artistico “Federico II – Stupor Mundi” di Corato.

Ad aggiudicarsi il primo premio di questa prima edizione del contest la troupe di Burattini senza fili, da Catania, composta da Bruno Carmelo Mirabella, Sergio Campisi, Manuela Grimaldi e Noemi Sava.

Secondo posto per la troupe napoletana de I Soliti ignoti, con Brando Improta, Martina Maria Monti, Alfonso Perugini e Giuliano Carmosino.

Terze classificate, a pari merito, le troupe di Orefilm, da Roma, composta da Fabrizio Byron Rink, Alessio Giorgi, Daniele Zaccardo e Stefano Diaferia e di NaNo film, da Napoli nord, composta da Vincenzo Lamagna, Gelsomina Prositto, Luca Basso, Nadia Cortellessa.

Le quattro troupe cinematografiche indipendenti, ospitate in residenza artistica gratuita, hanno realizzato quattro cortometraggi che hanno racchiuso l’essenza della città, coadiuvate dagli studenti del Liceo Artistico “Federico II – Stupor Mundi” attraverso un percorso Pcto – avviato già nei mesi scorsi col coordinamento dello stesso Pinto e dello sceneggiatore Raffaele Tedeschi.

«Una sinergia intensa ed entusiastica – fanno sapere gli organizzatori -, quella fra troupe e studenti che hanno collaborato alle riprese, imparando sul campo a diventare professionisti del domani. Attivamente coinvolti anche i cittadini che hanno accolto, aiutato e recitato nei quattro prodotti filmici proiettati nel corso della serata conclusiva del 29 aprile, nel Teatro Comunale di Corato».

Il legame con le proprie radici, gli affetti e i ricordi, indissolubile anche a distanza di anni e chilometri lontani dalla propria terra d’origine, nel cortometraggio “Casa” della NaNo film; la testimonianza secolare degli ulivi che sussurrano la storia nel tempo e le tradizioni tramandate di generazione in generazione in “Briciole di giganti” di Burattini senza fili.

Ancora, la città che si fa cornice, spettatrice e talvolta anche complice della vita dei suoi cittadini, poetica e radiosa, nel cortometraggio “Dessert – omaggio ad Alberto e Monica”, de I soliti ignoti; l’invito al distacco dalla frenesia quotidiana, all’ascolto e all’osservazione del presente, con uno speciale ritratto storico, per recuperare l’essenza dell’essere comunità, nel corto “Quaratë” della troupe di Orefilm.

Con la direzione artistica di Pinto, “4 giorni su se7” ha voluto promuovere la qualità del cinema indipendente, che si avvale di alte professionalità e avanzate tecnologie, attraverso la valorizzazione della città di Corato e del suo territorio.

A decretare il vincitore la giuria presieduta da Francesco Martinelli, regista, autore ed educatore teatrale, composta da membri dello staff, esponenti dell’Amministrazione comunale, gli studenti del Liceo Artistico “Federico II-Stupor Mundi” di Corato e tutto il pubblico presente in platea.

4 giorni su se7” ha proposto, inoltre, momenti di riflessione e dibattito, come il panel “Sguardi al femminile – La cinematografia vista e vissuta dalle donne”, a cura dell’Accademia di Arti Visive “Stazione 47” di Lecce, con le direttrici dell’accademia Giusiana Ferrucci e Pamela Morgagni; Isabella Ragno, attrice di cinema e teatro; Paola di Gravina, docente di discipline audiovisive; Erminia Colucci, professoressa associata di Psicologia Visiva e Culturale al Dipartimento di Psicologia della Middlesex University di Londra (Uk) e visiting professor alla Gadjah Mada University (Indonesia).

A raccontare la Puglia anche la proiezione del cortometraggioAbulivia”, diretto da Michele Pinto, scritto e interpretato da Francesco Tammacco, emblema del legame con gli ulivi che rappresentano il territorio nel mondo e racconta delle condizioni dei giovani del Sud che, come gli alberi, partono con una valigia piena di precarietà e dell’inadeguatezza delle politiche sociali, e lasciando un vuoto che si fa grido di dolore e di speranza.

L’iniziativa si è avvalsa della collaborazione dell’Associazione Culturale Morpheus Ego, di Curiosity Studio di Francesco Pinto, e del Corso di Filmmaking e Cinematografia dell’Accademia di Arti Visive “Stazione 47” di Lecce.

lunedì 1 Maggio 2023

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