Amarcord

Due nuovi straordinari documenti sonori del jazzista Enzo Lorusso

Enzo Lorusso al sax baritono
Sono presentati nei volumi 1 bis e ter di "Lost Tapes", collana di cd nata in seno al progetto "Iazzbann - Storie dimenticate di jazzisti che girarono il mondo" ideato e condotto dal polistrumentista Livio Minafra
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Il volume 1 di “Lost Tapes”, collana di cd nata in seno al progetto “Iazzbann – Storie dimenticate di jazzisti che girarono il mondo” ideato e condotto dal polistrumentista Livio Minafra, si arricchisce diventa Bis e Tris.

Il volume è dedicato a Enzo Lorusso, nato a Ruvo di Puglia nel 1931, uno dei sax alti jazz più interessanti d’Italia nel dopoguerra, spezzato da un incidente nel 1966.
Nel Vol. 1 bis sono riprodotti alcuni live in Svizzera, tra il 1958 e il 1961, con Piero Visani, chitarrista e band leader di Senigallia (Visani suonò anche con Django nel 1949); nel Vol. 1 tris in compagnia del giovanissimo Victor Bach (che sarebbe poi divenuto tra gli storici direttori del Festival di Sanremo, come il noto Peppe Vessicchio) e l’allora diciassettenne Rudy Migliardi, eccellente trombonista già musicista Rai e storico collaboratore di Gianluigi Trovesi.

«Le playlist – spiega Minafra – passano da disinvolti standard jazz a brani di musica leggera mai banali. In tutto questo Lorusso si distingue col sax baritono, sax contralto e spariglia col clarinetto. Era infatti molto raro all’epoca che un sassofonista si distinguesse anche al clarinetto. Queste due rarissime bobine hanno infatti rivelato nuovo materiale sullo straordinario strumentista ruvese, nato in Banda alla corte della Scuola di Musica Comunale di Antonio ed Alessandro Amenduni».

Si trova in altre incisioni “Lost Tapes” (Angapp Music), come il Vol. 4 con la Big Band di Mimì Laganara, oggi 95enne, oltreché nel docufilm “Iazz Bann”, produzione di Minafra con la regia Lorenzo Zitoli e Salvatore Magrone (Premio Rotary 2022 al Festival del Cinema Europeo di Lecce, https://www.youtube.com/watch?v=T5_T2ogl-Lg&t=2s).

Dice di lui l’enfant prodige Vincenzo Di Gioia: «Enzo Lorusso è di certo una delle più compiute e realizzate che la nostra terra abbia mai visto; la sua prematura scomparsa non ci vieta di pensare a lui anche come una grande promessa, in quanto nessuno di noi può immaginare fin dove la sua espansione si sarebbe potuta spingere, soprattutto considerando i risultati già ammirevoli che aveva raggiunto». Nei prossime mesi nascerà e sarà pubblicato anche un compendio di suoi assoli (improvvisazioni) al sassofono «che i sassofonisti potranno studiare per meglio comprendere l’intelligenza musicale di Lorusso» conclude Minafra.

domenica 12 Marzo 2023

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