La scuola oltre

La sala lettura di Isa Cantatore, la Maestra che insegnava a spiccare il volo

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Ritratto di Isa Cantatore nella omonima sala, realizzato da Lidia T. Sivo © RuvoLive.it
Lo scorso primo dicembre è stata inaugurata la sala lettura ad alta accessibilità, dedicata alla compianta Maestra Isa Cantatore, una delle voci ruvesi più vivaci della scuola e della cultura
scrivi un commento 622

«Sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante» miagolò Zorba. «Ah sì? E cosa ha capito?» chiese l’umano. «Che vola solo chi osa farlo» miagolò Zorba.

Il dialogo tra il Poeta e il gatto Zorba ne “La storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepùlveda è la sintesi della missione di Isa Cantatore, compianta insegnante di scuola primaria, che ha formato generazioni di ruvesi e ha lottato per una effettiva inclusione dei ragazzi più fragili, e nella scuola e nella società, con una passione che sarebbe piaciuta a don Milani. Perché tutti i bambini, indistintamente, hanno diritto alle stesse opportunità.

Il passo è stato letto da ex allieve di Cantatore il primo dicembre, nella sala conferenze della Biblioteca comunale, poco prima della inaugurazione della sala di lettura a lei intitolata, come da delibera di Giunta del dicembre 2020, per onorare e ricordare il suo operato. Un evento che si è arricchito dei contributi della presidente Aib Puglia, Lucia di Palo; di Milena Tancredi del Comitato Esecutivo Aib e della direttrice della biblioteca “Pasquale Testini”, Teresa De Francesco.

La sala “Isa Cantatore” è interamente dedicata all’infanzia e adolescenza ed è ad alto livello di accessibilità perché contiene anche libri dedicati a persone con disabilità cognitive e sensoriali. Accanto a libri con caratteri ingranditi (corpo 16 o 18), audiolibri, libri ad alta leggibilità, silent book, ci sono testi in Comunicazione Aumentativa Alternativa;  saggi dedicati ai temi della disabilità e accessibilità; libri bilingue, tra cui l’arabo. Si spazia, inoltre, dai personaggi cari all’infanzia alle graphic novel (tra i titoli Persepolis e Maus). Un’intima sala colorata, con indicazioni e segnaletica in simboli, dominata dal ritratto di un’Isa sorridente mentre è baciata da un piccolo alunno, realizzato nella tecnica dei gessetti da Lidia T. Sivo.

«Questa intitolazione è il nostro modo per onorare la sua passione per l’insegnamento e il suo amore per le sue bambine e i suoi bambini, e particolarmente per chi aveva bisogno di una attenzione e una carezza in più – ha detto l’assessora alle Politiche di comunità Monica Filograno -. Siamo certi che in questa sala Isa continuerà a insegnare. A tutte e tutti noi».

«Era un’idea che avevamo da tempo – continua il sindaco Pasquale Chieco -, era un impegno che avevamo preso con la città e che siamo felici di avere onorato. È una stanza molto bella, tutta colorata e piena di pagine e di parole: abbiamo la speranza di credere che a Isa sarebbe piaciuta».

E le sarebbe piaciuta proprio perché ricca di libri e inclusiva. Quei libri che le sono stati compagni di vita e nell’infanzia, nella sua casa dove si respirava cultura e musica con il papà, il Maestro Michele Cantatore; e nella giovinezza e maturità, accanto al marito Francesco Mastandrea. Ai ricordi del compagno di una vita si sono aggiunti quelli dei colleghi; di Rosangela Bellifemine della libreria l’Agorà; i ricordi della Compagnia La luna nel letto; di Rino Basile, già consigliere comunale, che ha fatto il ritratto di una professionista seria, rigorosa nonché caparbia nel raggiungere l’obiettivo di una scuola che non escludesse chi aveva bisogno di un sostegno in più. Significativa al riguardo è stata la sua disobbedienza civile alle prove Invalsi a cui era fieramente contraria perché «uccidono lo spirito critico e la creatività» e «cosa più grave, escludono gli alunni diversamente abili, mandando all’aria cinque anni di insegnamento e apprendimento». Era quanto sosteneva a giugno 2017, durante un convegno dedicato alle criticità della Buona Scuola, a cura di Rifondazione Comunista e Associazione Prolet. Ad animare quel dibattito anche un’altra voce ruvese della cultura e del pensiero critico, la professoressa Pia Olivieri.

E proprio perché amava indagare il mondo, cogliere l’essenza delle cose, Cantatore non si fermava dinanzi agli ostacoli: lo sa bene Raffaella Caifasso, presidente dell’associazione Con.Te.Sto Lab che si occupa di autismo. Suo figlio Leonardo, contrariamente a quanto dichiarato da medici, ha imparato a leggere e a scrivere grazie all’impegno, all’affetto e alla fiducia della Maestra Isa, orgogliosamente controcorrente. In fondo vola solo chi osa farlo. E Isa ha osato e ha insegnato a farlo.

domenica 18 Dicembre 2022

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

Le più commentate della settimana