La nota

Salvatore Bernocco: «Ruvo Democratica e Cristiana aderisce al Comitato per la Pace»

uomo con occhiali da sole
Salvatore Bernocco, presidente di Ruvo Democratica e Cristiana
Il Comitato per la Pace di Ruvo di Puglia è stato promosso dalla sezione ruvese del Partito di Rifondazione comunista, Sinistra Ruvese, La Mancha Ruvo, Acli Ruvo, Cgil Ruvo per fermare il conflitto russo-ucraino
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In una nota, Salvatore Bernocco, presidente del movimento Ruvo Cristiana e Democratica, annuncia di aderire al Comitato per la Pace di Ruvo di Puglia, promosso dal Partito di Rifondazione comunista di Ruvo di Puglia, Sinistra Ruvese, il circolo Arci La Mancha di Ruvo, Acli Ruvo e Cgil Ruvo.

«Il 1900 –  scrive Bernocco – fu definito il secolo breve. Due guerre mondiali disastrose, la prima che coinvolse le principali potenze e molte di quelle minori tra il 28 luglio 1914 e l’11 novembre 1918; la seconda che vide contrapporsi, tra il 1939 e il 1945, le cosiddette potenze dell’Asse e gli Alleati che, come già accaduto ai belligeranti della prima guerra mondiale, si combatterono su gran parte del pianeta. Il conflitto ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l’attacco della Germania nazista alla Polonia e terminò, nel teatro europeo, l’8 maggio 1945 con la resa tedesca e, in quello asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell’Impero giapponese dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.

Siamo nel 2022 e incombe su di noi una terza guerra mondiale, combattuta a “pezzi”, come ha più volte detto Papa Francesco. All’alba del 24 febbraio 2022 il presidente russo Vladimir Putin ha dato l’ordine di invadere la vicina Ucraina. La decisione è avvenuta poco dopo il riconoscimento delle repubbliche separatiste del Donbass situate in territorio ucraino, Donetsk e Lugansk, e l’invio di truppe con la motivazione ufficiale di un’iniziativa di peacekeeping. Il conflitto prosegue a oltranza, senza che si scorgano spiragli per la cessazione delle ostilità. Il conflitto in atto vede la partecipazione “esterna” dei Paesi aderenti alla Nato, i quali riforniscono di armi l’Ucraina affinché possa contrastare il disegno putiniano di annessione. L’occupazione da parte della Russia dell’Ucraina ricorda tanto l’Anschluss, cioè l’annessione dell’Austria alla Germania nazista avvenuta il 12 marzo 1938 con l’obiettivo di formare la “Grande Germania”.

Sono evidenti le responsabilità della Russia, quali ne siano le motivazioni. Ogni conflitto tra Stati deve essere risolto attraverso colloqui di pace, tavoli diplomatici, il dialogo, senza il ricorso arcaico all’uso delle armi. Ogni guerra porta con sé morti e distruzione, mentre il mondo ha bisogno di progredire nella pace e nella collaborazione per il bene di tutti. La volontà di potenza o di dominio che agita taluni Stati appartiene ad un passato che non dovrebbe ritornare sotto altre forme e con altri pretesti. La ragione umana, l’esigenza di salvaguardare la civiltà, il progresso rifiutano la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, come del resto recita la nostra Costituzione all’art. 11.

Noi siamo dalla parte di chi vuole la pace e la smilitarizzazione, pur additando in Putin il principale responsabile del conflitto. Come uomini e donne cattolici vogliamo che la pace trionfi sugli egoismi sovranisti e bellicisti.
Per questa ragione Ruvo Democratica e Cristiana aderisce convintamente al Comitato ruvese per la Pace, volendo dare testimonianza attiva di impegno a favore della pace tra i popoli e le nazioni, condizione necessaria per la costruzione di una universale comunità sociale e politica a misura d’uomo».

venerdì 4 Novembre 2022

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