Il convegno

Ruvo di Puglia e Napoli unite nella memoria di Domenico Cotugno

Giornata di studi in onore di Domenico Cotugno: la dirigente scolastica Domenica Loiudice, il professor Antonio Iurilli e il dottor Santi Zizzo © Comitato Nazionale Bicentenario Domenico Cotugno
Il prossimo 11 ottobre, nel Lazzaretto e nell’Ospedale degli Incurabili a Napoli, verranno replicate una parte del convegno svoltosi a Ruvo e la proiezione del documentario sulla vita di Cotugno, a cura di Dario Iurilli
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Lo scorso giovedì 6 ottobre, nell’Auditorium del Liceo scientifico e linguistico “Orazio Tedone” si è svolta la Giornata di studi “Domenico Cotugno – L’alba della scienza medica moderna”, organizzata dal Comitato nazionale per le celebrazioni del Bicentenario della morte di Domenico Cotugno, l’insigne medico ruvese morto il 6 ottobre 1822.

«Un pregevole, indimenticabile evento culturale – scrivono dal Comitato – ha rinnovato nei suoi concittadini la memoria di Domenico Cotugno a duecento anni dalla sua morte. Una densa giornata, svoltasi nell’accogliente, persino elegante, auditorium del Liceo Scientifico “Tedone” alla presenza di numerosi allievi della Scuola, encomiabili per la composta e interessata partecipazione, e di un pubblico numeroso oltre che qualificato da esponenti di spicco della cultura e della sanità regionale e napoletana, ha ripercorso attraverso profonde relazioni scientifiche, ma anche con l’intensità delle immagini e la leggiadria della musica e del canto, la cultura a tutto tondo dell’illustre scienziato ruvestino. Proprio il legame fra la città natale di Cotugno e la Napoli che ha goduto della sua scienza e della sua umanità, ha rappresentato la cifra più significativa dell’evento culturale messo in campo da questo Comitato Nazionale.

Si sono, infatti, alternati nella ricostruzione storico-critica della personalità scientifica di Cotugno esponenti di spicco delle maggiori istituzioni universitarie e sanitarie del Mezzogiorno, nel segno di un gemellaggio ideale fra chi nella sua terra di origine ne ha coltivato nel tempo gli studi, e chi, nelle due antiche capitali del Regno (Napoli e Palermo), ne ha studiato la personalità in rapporto alle istituzioni culturali, politiche e sanitarie a lui contemporanee: tutti accomunati, oltre che dal rigore scientifico, dalla passione per il celebrato strettamente connessa con il suo carisma umano, morale, oltre che professionale; passione che, attraverso le parole dei relatori e le suggestive immagini che hanno accompagnato i loro interventi, si è trasmessa con immediatezza ai tanti giovani presenti, molti dei quali già idealmente avviati verso le professioni sanitarie.

A completare in forme plurisensoriali la ricostruzione appassionatamente critica di questa stella di prima grandezza del firmamento sanitario meridionale, italiano, europeo, il pubblico è stato poi ammaliato per oltre un’ora dalla ricostruzione visuale della sua vita attraverso un documentario firmato dal regista Dario Iurilli, che ha affidato alla competenza scientifica degli stessi relatori del convegno e alla potenza delle immagini la rievocazione dei tempi, degli ambienti, degli strumenti che hanno segnato la carriera del Cotugno.

Le note delicate del clavicembalo di Margherita Porfido e le qualità canore del soprano Marilena Gaudio hanno infine trasportato il pubblico negli ambienti raffinati della Neapolis felix di Carlo III, per poi immergerlo nelle leggiadre cadenze sonore della Napoli borbonica, ormai inebriata dai primi zefiri del Romanticismo.

Il gemellaggio culturale fra Ruvo e Napoli propiziato dal Comitato Nazionale celebrerà una seconda fase a Napoli il prossimo 11 ottobre quando, nei suggestivi ambienti del Lazzaretto e dell’Ospedale degli Incurabili, nel cuore del Tribunali, verrà replicata una parte del convegno svoltosi a Ruvo e verrà replicata la proiezione del documentario sulla vita di Cotugno».

 

domenica 9 Ottobre 2022

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