Lavoro e welfare

Reddito di cittadinanza, oggi a Ruvo primo giorno di attività per 23 nuovi beneficiari

L'assessore Nico Curci con referenti di associazioni ed enti del terzo settore © Comune di Ruvo di Puglia
Sale a 41 il numero complessivo dei beneficiari ruvesi attivi in questo momento nei Puc. Dall’inizio del 2022 i cittadini ruvesi inseriti in Progetti di Utilità Collettiva sono oltre 120
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Oggi, venerdì 7 ottobre, primo giorno di attività a Ruvo di Puglia per 23 beneficiari di Reddito di Cittadinanza impegnati in Progetti di Utilità Collettiva (Puc).

Tra questi in 14 saranno impegnati in progetti attivati direttamente dal Comune e si occuperanno di supporto amministrativo agli uffici, accoglienza, consegna della spesa a domicilio a persone sole e in difficoltà, supporto alla Polizia Locale nella vigilanza negli attraversamenti pedonali nei pressi delle scuole, vigilanza di parchi e piazze, nell’accoglienza scolastica e durante l’orario della mensa nelle scuole, manutenzione delle aree verdi delle scuole.

In quattro collaboreranno con la scuola Bovio nelle attività di accoglienza degli studenti all’ingresso e all’uscita da scuola, mentre altri cinque aiuteranno associazioni di volontariato come la Caritas (1), associazione Legàmi (3) e Ruvo Soccorso (1). Sale così a 41 il numero complessivo dei beneficiari ruvesi attivi in questo momento nei Puc. Dall’inizio del 2022 i cittadini ruvesi inseriti in Progetti di Utilità Collettiva sono oltre 120.

«Il Reddito di Cittadinanza– ha detto il sindaco Pasquale Chieco – si è rivelato, pur con diverse criticità, uno strumento importantissimo per contrastare la povertà e il disagio sociale e per aiutare tante persone a ritrovare un posto nella comunità. In un momento di grande cambiamento del mercato del lavoro, con molte realtà produttive messe in difficoltà dalla pandemia e dal caro-energia sono molte le famiglie che si sono trovate e si trovano in condizioni di difficoltà. Avere a disposizione misure come queste significa per i Sindaci potere contenere e assorbire tante situazioni di disagio e creare occasioni di gratificazione personale e di reinserimento sociale».

Oltre ai Puc per il Reddito di cittadinanza, a Ruvo nel 2022 sono stati avviati anche 21 tirocini con il Reddito di Dignità (la misura di sostegno al reddito della Regione). Sia i beneficiari di Rdc che di Red hanno partecipato a corsi per la sicurezza. Per la prossima annualità l’elenco dei Progetti di Utilità Collettiva si amplierà ulteriormente e oltre alle progettualità già citate, tutte rinnovate, ne verranno attivate di nuove presso la Fondazione Angelo Cesareo, il Gattile gestito da Enpa e Acli Ruvo di Puglia.

L’assessore al Benessere e alla Giustizia Sociale Nico Curci ha incontrato i 23 beneficiari questa mattina per un in “bocca al lupo.”

«Mi preme – ha detto l’Assessore– sottolineare la varietà e la qualità dei progetti attivati. Le persone beneficiarie hanno la possibilità di mettere competenze spesso sottoutilizzate (dalla conoscenza delle lingue straniere all’utilizzo di programmi per computer, da capacità amministrative ad abilità pratiche, fino alla cura delle persone fragili) a disposizione della comunità. Partendo dai bisogni della città, con l’ufficio dei Servizi Sociali stiamo lavorando per ampliare ulteriormente l’elenco dei progetti così da offrire a un numero sempre maggiore di beneficiari la possibilità di svolgere le attività a loro più congeniali. Il nostro obiettivo è utilizzare strumenti come Rdc e Red per aiutare famiglie in condizioni di disagio socio-economico a uscire dall’emarginazione sociale, riconnettersi con la comunità e ritrovare una vocazione o uno stimolo in grado di attivare percorsi di inclusione interrotti o mai avviati».

venerdì 7 Ottobre 2022

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emanuele valenza
1 anno fa

……..serve gente che pulisca le strade per bene e gente che curi le piantine per poi adornare i giardini….di uscieri al Comune di Ruvo ce ne sono già tanti, uno per ogni corridoio del Comune……

Sivo francesco
Sivo francesco
1 anno fa
Rispondi a  Felice Silvestris

Bravo è così che si può attenuare gli atritti dei lavoratori verso i percettori del rdc un salario decente e si può ridurre notevolmente la soglia di povertà

Nicob
Nicob
1 anno fa

Totalmente sbagliato non è. Solo che prima lavori, pulizia, sistemazione aree verdi, imbiancarura scuole etc. E poi ti pago

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