L'anniversario

Bicentenario morte di Domenico Cotugno, il programma delle celebrazioni “con parole, immagini, suoni”

statua in parco urbano
Statua di Domenico Cotugno in piazza F. Cavallotti © RuvoLive.it
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Il prossimo 6 ottobre ricorrono 200 anni dalla morte del grande medico ruvese. Il Comitato nazionale per il Bicentenario, presieduto dal dottor Santi Zizzo, ha dato vita a una Giornata di studi con luminari, intellettuali e artisti
giovedì, 06 ottobre 2022
Ruvo di Puglia
Via Alessandro Volta, 13mostra mappa

giovedì, 06 ottobre 2022

Bicentenario morte di Domenico Cotugno, il programma delle celebrazioni “con parole, immagini, suoni”

Ruvo di Puglia è pronta a celebrare il grande medico Domenico Cotugno: il prossimo 6 ottobre ricorrono 200 anni dalla sua morte.

Il Comitato nazionale, istituito per celebrare il Luminare, ha preparato un intenso programma che scandirà la Giornata di Studi “Domenico Cotugno – L’alba della scienza medica moderna”, “fra relazioni scientifiche, film sulla sua vita, musiche del suo tempo”.

«Il prossimo 6 ottobre – scrive il Comitato – Ruvo celebrerà il suo figlio più illustre, Domenico Cotugno, a duecento anni dalla sua morte, dedicandogli una giornata di studi durante la quale alle parole di prestigiosi studiosi provenienti dalle Università di Palermo, Napoli, Bari e dal mondo sanitario napoletano e barese, si aggiungeranno le immagini di un film sulla sua vita, scritto e diretto dal regista ruvese Dario Iurilli, e un concerto di musiche della Napoli sette-ottocentesca che vedrà protagoniste il soprano Marilena Gaudio e la clavicembalista, anch’essa ruvese, Margherita Porfido.

Insomma, un evento unico e nuovo per originalità fra le pur cospicue occasioni celebrative che nel tempo ne hanno rinverdito, in chiave prevalentemente filopatristica, la memoria. Un evento che uguaglia quello che, nei primi anni Sessanta, consegnò alla Città il monumento lapideo che ancora oggi ce lo ricorda.

Un evento che gode del patrocinio della Regione Puglia, della Città Metropolitana di Bari, dei Comuni di Napoli, Salerno, Bari, Ruvo, nonché dell’Ordine Nazionale dei Medici, delle Università di Palermo e Napoli, dell’Accademia Siciliana di Scienze Mediche, della Società Mediterranea di Metrologia Numismatica, della Pro Loco di Ruvo, del Museo delle Arti Sanitarie e dell’Accademia Pontaniana di Napoli, della Società Italiana di Anatomia e Istologia, del Centro Interuniversitario di Studi sull’Illuminismo Meridionale, del Liceo “Cotugno” dell’Aquila, della Società di Storia Patria per la Puglia, del Museo Medagliere dell’Epoca Napoleonica, dell’Associazione Italiana Librai Antiquari, del Sindacato Ortognatodonzia. L’evento è patrocinato anche dal Laboratorio di Cultura Visuale “Dimmicosavedilab-Drive in” e dalle Associazioni Musicali “Terra Gialla” e “Wanda Landowska Festival & Competition”.

La giornata di studio è il frutto della felice sinergia fra il Comitato Nazionale appositamente costituitosi sotto la presidenza del dott. Santi Zizzo e la direzione scientifica del prof. Antonio Iurilli, e una Scuola di tradizione fortemente radicata nel tessuto cittadino: il Liceo Scientifico-Linguistico ‘Orazio Tedone’.

Il convegno ripercorrerà criticamente l’affascinante viaggio di un giovane ruvestino, che da una provincia remota del Regno scala le vette della scienza medica sullo sfondo di una Napoli illuministica, europea e riformista, che strizza l’occhio a Parigi e compete per modernità e ricchezza intellettuale con la Milano asburgica. Farà rivivere le molteplici suggestioni dell’opera di un intellettuale a trecentosessanta gradi, anatomico, medico, ma anche bibliofilo, cultore di arte, narratore, filosofo, che scrive in un disinvolto latino e cita i grandi medici dell’antichità (Ippocrate, Galeno, Avicenna), ma considera Quintiliano, maestro di Retorica, supremo valore della classicità: una esemplare integrazione delle ‘due culture’(quella scientifica, quella umanistica) quando esse cominciavano a dividersi, nutrita da un ottimismo della ragione che allinea la scuola medica napoletana ai livelli neoippocratici e sperimentali delle grandi scuole italiane ed europee, non senza l’apporto di un’etica filantropica, illuministicamente attenta al “progresso” dei popoli, che si riflette in una nobile, severa deontologia professionale animata dall’istintiva generosità del provinciale che ha conosciuto il secolare avvilimento della sua gente. Un esempio, insomma, di dedizione alla ricerca e alla clinica per i tanti giovani che, nei banchi del Liceo, si accingono a intraprendere le professioni sanitarie, e che potranno appropriarsi identitariamente di questa luminosa figura cittadina.

Agli interventi introduttivi dei promotori dell’evento (Santi Zizzo ripercorrerà la bicentenaria fortuna del Cotugno; Antonio Iurilli, autore con Rita Maria Rossini di un’antologia di tutte le opere del Cotugno, illustrerà le ragioni culturali del Convegno), seguiranno i saluti istituzionali della dirigente del “Tedone”, Domenica Loiudice; di Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia; di Antonio Decaro, sindaco della Città Metropolitana di Bari; di Gennaro Rispoli, direttore del Museo delle Arti Sanitarie di Napoli e presidente dell’Osservatorio Unesco per il Centro Storico di Napoli; di Pasquale Chieco, sindaco di Ruvo.

Il convegno entrerà poi nel vivo della personalità del Cotugno nei suoi rapporti con la scienza medica europea, italiana, napoletana, ma anche con la cultura umanistica e antiquaria, attraverso le relazioni di Aldo Gerbino, presidente dell’Accademia delle Scienze Mediche “Giovanni Filippo Ingrassia” di Palermo; di Michele Papa, professore ordinario di Anatomia Umana nell’Università della Campania ‘L. Vanvitelli’ e direttore del Museo Universitario di Scienze Anatomiche di Napoli; di Pasquale Guaragnella, direttore del Centro Interuniversitario di Studi sull’Illuminismo Meridionale; di Michele Roberto, direttore U.O.C. Otorino III dell’Ospedale Consorziale Policlinico di Bari; di Giuseppe Ruotolo, presidente della Società Mediterranea di Metrologia Numismatica, di Antonio Iurilli, professore ordinario di Letteratura italiana nell’Università di Palermo.

Il pubblico potrà infine immergersi nelle opere, edite e inedite, autografe e idiografe, del Cotugno attraverso una esposizione di riproduzioni allestita nei locali del Liceo.

Programma

La sessione antimeridiana, che avrà inizio alle ore 9, prevede quattro relazioni affidate ai professori Aldo Gerbino dell’Università di Palermo, Michele Papa dell’Università di Napoli, Pasquale Guaragnella dell’Università di Bari, Michele Roberto del Policlinico di Bari.

Inizierà alle 17 la sessione pomeridiana che prevede le relazioni di Giuseppe Ruotolo della Società Mediterranea di Metrologia Numismatica e di Antonio Iurilli dell’Università di Palermo.

Seguirà alle 18 la proiezione del documentario Domenico Cotugno. L’alba della scienza medica, del quale è autore e regista Dario Iurilli.

Alle 19 avrà inizio il concerto di musiche della Napoli dei tempi di Cotugno con la partecipazione del soprano Marliena Gaudio accompagnata al clavicembalo da Margherita Porfido».

 

 

 

sabato 1 Ottobre 2022

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