Messaggio Elettorale Michele Abbaticchio

Elezioni, Abbaticchio: «Fermiamo la xylella prima che distrugga i nostri ulivi»

Gli ulivi infetti dalla Xylella
Il candidato alla Camera dei Deputati prende le distanze da chi ha appoggiato tesi negazioniste
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Il candidato alla Camera dei Deputati prende le distanze da chi ha appoggiato tesi negazioniste

«La xylella sta arrivando nelle nostre terre. Urge fare tutto il possibile affinché ciò non avvenga. Distruggerebbe, in poco tempo, il nostro prezioso patrimonio ambientale e migliaia di famiglie perderebbero la loro fonte di reddito».

Così, Michele Abbaticchio, candidato alla Camera dei Deputati per il collegio uninominale Puglia 4, che, rivolgendosi agli elettori, invita a sostenere chi è dalla parte della scienza: «Grazie alla scienza, sono state salvate milioni di vite in questi due anni di pandemia. E, grazie ad essa, sarà possibile salvare anche i nostri ulivi. Ma solo se lo Stato avrà rappresentanti che, anziché ignorarla, avranno il coraggio di sostenere la ricerca».

Un appello volto anche a prendere nettamente le distanze da chi, in passato, ha appoggiato tesi negazioniste, come il professor Nicola Grasso, candidato per il Movimento 5 Stelle, che, tempo fa, negava gli effetti della Xylella sulle centinaia di migliaia di ulivi pugliesi e prendeva le difese di un movimento di opinione che, di fronte alla devastazione di intere aree della nostra regione, millantava vaneggiava di speculazioni e complotti ad opera di fantomatici poteri forti contro l’olivicoltura pugliese. Diffondendo, così, pericolose menzogne e ostacolando un’azione che avrebbe dovuto essere immediata e incisiva.

«Oggi, alla luce dei danni fatti dalla xylella e dei rischi che corre la Terra di Bari, è ancora della stessa opinione? Cambiare idea non sarebbe certamente sbagliato. Anzi, sarebbe un atto di buon senso!» sottolinea Abbaticchio che, a soli sette giorni dalla fine della campagna elettorale, chiede un confronto, finora negato, con gli altri candidati sui temi più importanti per il futuro del nostro territorio.

«Votiamo le persone in cui crediamo, non solo i leader nazionali» conclude l’ex sindaco di Bitonto.

martedì 20 Settembre 2022

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Calimero neri
Calimero neri
1 anno fa

Bisogna dire la cosa all’amico Emiliano che da anni continua a dormire su questo grave problema mai preso in seria considerazione.Sono circa venti anni che la sinistra amministra la regione Puglia ,ci voleva pertanto un candidato onorevole di sinistra per evidenziare a 7 giorni dalle elezioni questo grave problema? Scusate ma mi viene proprio da ridere.Se vuole un consiglio caro Abbaticchio si dedichi ad altri argomenti perché di fumo negli occhi dei poveri agricoltori in questi anni si sono viste nuvole immense mentre,di fatti concreti mai niente.

francesco amenduni
francesco amenduni
1 anno fa
Rispondi a  Calimero neri

egregio, vorrei ricordare che proprio per non dispiacere quei pochi agricoltori che , all’inizio della epidemia, avrebbero dovuto abbattere i propri alberi infetti che il problema si è allargato a macchia d’olio!
proprio per tenere a bada quelle prefiche che ogni giorno andavano in televisione a piangere per il destino dei loro alberi centenari (alcuni millenari) che poi hanno dovuto abbattere ugualmente, che oggi è a rischio tutta la popolazione degli ulivi!
cioè si tengono contenti gli agricoltori piagnoni anche quando la (non)soluzione porta loro più danno! una specie di cura omeopatica nella quale si cura il male con l’espansione del male stesso! eccerto, tanto alla fine paga sempre Pantalone!
che non lo sai?

Calimero neri
Calimero neri
1 anno fa

Al calar del sole quando gli agricoltori tornarono stanchi dal lavoro dei campi furono interrogati dal console Ponzio Pilato :Volete voi che venga rilasciato Gesù o Barabba? Quelli non conoscevano Gesù ma, conoscevano benissimo Barabba per la sua cattiveria e pertanto spaventati da ciò pronunciarono il nome di Barabba è Gesù fu condannato a morte.Ora al dunque lei egregio signor amenduni ogni volta scarica la colpa sui poveri agricoltori,li indica sempre come profittatori e mangiatori a sbafo ed inoltre come il male maggiore di questa società.E’ certamente una persona che vede come fumo negli occhi questa categoria di lavoratori che si spaccano la schiena da mattina a sera nei propri campi per ricavare un minimo di sostentamento per le proprie famiglie.Ora la colpa del mancato espianto degli ulivi secondo lei e la loro.Mi faccia il piacere di stare zitto con le sue trovate meschine perché certamente lei non ha mai provato a sudare nei campi e pertanto è proprio lei uno di quelli che viene pagato dal signor PANTALONE senza fare niente .Saluti saluti e continui a mungere le sue care Vacche.

francesco amenduni
francesco amenduni
1 anno fa
Rispondi a  Calimero neri

egregio, si sbaglia.
Pantalone non ha mai supergurgitato alcunchè nelle mie tasche e nei miei pugni che ho dovuto usare per farmi strada in un ambito durissimo, dove nulla viene regalato, nulla viene dato in omaggio o a prezzi agevolati ed anzi si deve esporsi in prima persona e a proprie spese, senza tutele, senza certezze e senza sconti.
sono meritevole di qualche agevolazione? certo che no!
per quale motivo? non è dato sapere …
questo è quello che mi fa inca##are …
l’esposizione della parabola, paradossalmente e contrariamente alla sua intenzione, mostra la debolezza di fondo della categoria, la sua plasticità, tale da consentire la morte di un giusto innocente, la salvezza di un malvagio PUR di essere lasciati in pace, alle loro occupazioni e ai loro affari.
la retorica da libro cuore, la lasci perdere, fa più ridere che riflettere.
a bien tot !