Verso il 25 settembre

Politiche, Enrico Letta ai ruvesi: «Il voto a chi è radicato nel territorio»

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Politiche, Enrico Letta a Ruvo di Puglia © RuvoLive.it
Il segretario nazionale del Partito democratico, domenica scorsa, ha fatto tappa a Ruvo di Puglia. Con lui sul palco in piazza Dante il sindaco Chieco; altri sindaci di Centrosinistra dell'Area Metropolitana e i candidati alla Camera e Senato
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A due settimane esatte all’Election day, il 25 settembre, un emozionato Ciccio Cecalupo, segretario del circolo ruvese del Partito democratico, ha introdotto, domenica pomeriggio, il comizio di Enrico Letta, impegnato nell’Ecotour che ha toccato Taranto e Foggia.

Con il segretario nazionale del Partito, sul palco in piazza Dante, il sindaco Pasquale Chieco e sindaci di Centrosinistra della Città Metropolitana di Bari – Giovanna Bruno (Andria); Corrado De Benedittis (Corato); Michelangelo De Chirico (Terlizzi); Francesco Paolo Ricci (Bitonto) – nonché i candidati alla Camera e al Senato Francesco Boccia, Michele Abbaticchio, Marco Lacarra, Maria Chiara Addabbo, Loredana Capone.

Breve intervento del sindaco Pasquale Chieco che ha sottolineato come Ruvo di Puglia e tutti i Comuni dell’Area Metropolitana con amministrazioni di Centrosinistra stiano affrontando degnamente la grande sfida del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza con una particolare attenzione al welfare. Gli fanno eco la “collega” Bruno e il vicesindaco metropolitano nonché già sindaco di Bitonto per un decennio, Michele Abbaticchio: quest’ultimo punta sul senso di comunità e sul radicamento territoriale delle liste di Centrosinistra.

I pericoli per le prossime consultazioni elettorali, tuttavia- secondo Letta – sono il probabile astensionismo che, a oggi, secondo i sondaggi si attesta al 42%, e la memoria corta degli italiani. Per questo invita gli iscritti e i simpatizzanti a svolgere una campagna elettorale che spinga gli indecisi a non considerare Giorgia Meloni un’alternativa al Centrosinistra nel governo del Paese. «Fratelli d’Italia ha governato con Lega e Forza Italia nel 2008-2009 – ricorda – e con loro stava portando l’Italia al disastro. Non consentiremo che tutto il lavoro fatto sinora venga vanificato».

Tra i punti toccati da Letta la sfida Pnrr che  il Mezzogiorno sta affrontando affinché possa rimettersi in carreggiata («forse è l’ultima occasione storica»): una vittoria della Destra significherebbe autonomia differenziata tra regioni e quindi un ostacolo in più alla rinascita del Sud. «Il Pnrr non si rinegozia – prosegue – perché si tratta di soldi “europei” che vanno spesi». Letta racconta che i suoi omologhi europei (è stato europarlamentare dal 2004 al 2006 nel gruppo liberaldemocratico) spesso lo ringraziavano perché «coi finanziamenti da fondi strutturali comunitari restituiti dall’Italia perché non spesi» nel proprio Paese si era stati in grado di costruire infrastrutture.

I finanziamenti del Pnrr saranno indirizzati soprattutto a dare vigore a politiche attive per il lavoro e a migliorare il sistema scolastico attraverso l’aumento di aule scolastiche; di asili nido per favorire concretamente il work life balance delle donne, ossia la possibilità di conciliare lavoro e vita familiare; di scuole dell’infanzia («le diseguaglianze cominciano da quando si nasce»). Altro obiettivo è l’aumento di stipendio degli insegnanti affinché sia allineato con quello dei colleghi europei. Inoltre, è importante prolungare la frequenza scolastica obbligatoria perché un Paese istruito è un Paese che progredisce.

Sul fronte “lavoro” Letta annuncia che, in caso di vittoria, tutte le risorse ricavate dalla lotta all’evasione fiscale consentiranno di abbassare le tasse alla fine dell’anno, per far sì che  con una quattordicesima più pesante le famiglie, soprattutto, siano in grado di affrontare il carovita.

Altro tema a cuore sono i giovani. Obiettivo di un auspicabile governo di Centrosinistra, sempre secondo Letta, è vincere la sfida “30-24”. In Italia, i giovani italiani lasciano la propria famiglia di origine intorno ai 30 anni, mentre gli altri europei a 24. Questo avviene perché sono sottopagati e non sono in grado di affrontare un mutuo o le spese di affitto. Per questo sarà proposta la detassazione totale del contratto di primo impiego e saranno previsti contributi per l’acquisto della prima casa o per il pagamento degli affitti. È impensabile, per Letta, che i giovani o anche i quarantenni-cinquantenni, con famiglia, debbano contare sulle pensioni degli ultrasettantenni solo perché il mondo del lavoro è precario e non fornisce sufficienti garanzie di stabilità.

Priorità, nell’agenda del Pd, è data anche all’ambiente, tematica che manca nei programmi della Destra. Sul fronte sanità, poi, Letta ricorda come, soprattutto nella fase più dura della pandemia Covid, la Sinistra si sia fatta guidare da scienza e conoscenza a differenza della Destra. Fondamentale sarà, inoltre, rilanciare la Sanità pubblica.

Secondo Letta, infine,  la Puglia darà grandi soddisfazioni al Pd dal momento che i sondaggi sono lusinghieri. Questo perché loro puntano sul radicamento nel territorio e non accondiscendono a mere logiche di marketing, come accade a Destra dove ci si affida a personaggi pubblici televisivi, conosciuti sì da una vasta platea, ma lontani dalla Puglia e dai pugliesi.

martedì 13 Settembre 2022

(modifica il 14 Settembre 2022, 11:03)

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Calimero neri
Calimero neri
1 anno fa

Paroloni paroloni ma questo signor letta chi lo ha mai visto prima di oggi? Si è presentato con Boccia che nella sostanza è stato sempre un bocciato per mantenere fede al proprio cognome.Ora andate tutti a casa perché se lo stato si trova in queste condizioni drammatiche la colpa è solo vostra che continuate a governare da quasi un ventennio vendendo nuvole di fumo ai poveri cittadini .In Italia se si vuole rimettere le cose a posto serve il lavoro e creare impresa cose che per la sinistra non esistono perché pensa solo a reddito di cittadinanza, salario minimo ed unioni gay.Saluti a voi suonatori di sinistra ma questa volta sarete suonati .

francesco amenduni
francesco amenduni
1 anno fa

poffarbacco … se si invoca il voto per chi è “radicato sul territorio” … mi sa che proprio questa volta … “mala tempora currunt”, sig. Letta. nevvero?

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