Si è inaugurato ieri il Talos Festival, per quasi trent’anni diretto dal suo appassionato fondatore, il Maestro Pino Minafra, e ora affidato alla Bass Culture srl a seguito di selezione da avviso pubblico emanato lo scorso 14 giugno dal Comune di Ruvo di Puglia, proprietario del marchio per il quale si è provveduto al rinnovo decennale con delibera di Giunta Comunale n. 210 del 27 settembre 2021. Il Festival si svolgerà in città fino al 4 settembre; dal 5 all’8 settembre a Torre dei Guardiani di Lama Pagliara, sede di “Una Murgia di idee”.
A presentarlo a Palazzo Caputi – il maltempo non ha consentito di farlo in largo Cattedrale – l’assessora alle Politiche di Comunità Monica Filograno; Vincenzo Bellini di Bass Culture srl. Con loro il giornalista Livio Costarella, fotografo Guido Harari, autore di “Remain in light – 50 anni di fotografie e incontri” nonché amico del cantautore Vinicio Capossela. A commento finale le parole del sindaco Pasquale Chieco e di Aldo Patruno, direttore generale del Dipartimento Cultura, Turismo e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia.
Nel suo intervento, Filograno sottolinea la necessità di rafforzare l’identità del Talos Festival sia come fucina di sperimentazione di musica jazz e musica da banda, sia come contenitore multidisciplinare che spazia dalla danza sino all’arte delle luminarie trovando un punto di incontro con Luci e Suoni d’Artista.
L’Assessora, inoltre, tiene a evidenziare la natura di grande laboratorio sperimentale della “Nuova Banda Talos di Ruvo di Puglia”, composta da 48 musicisti tra 15 e 50 anni («ma i 50enni sono pochi»), iscritti al Conservatorio e diplomati e hanno professionalità in corso che l’Amministrazione vuole rafforzare mediante incontri con musicisti affermati sulla scena nazionale e internazionale. Non solo: il Talos, per Filograno, deve essere connesso a eventi e attività che valorizzino il patrimonio di Ruvo Città d’Arte, attirando flussi turistici consistenti e sostenibili. Proprio sull’internazionalizzazione e sulle nuove correnti del jazz punta Bellini che valuta positivamente gli scenari dei prossimi due anni se la città, per il primo giorno di questa prima edizione targata Bass Culture, ha risposto bene al concerto di Capossela con il tutto esaurito. A proposito della Nuova Banda, Bellini precisa che si tratta di una realtà professionale, composta da musicisti retribuiti e che hanno seguito corsi di formazione relativi alla sicurezza sul lavoro. Se il sindaco Chieco plaude all’internazionalizzazione e alla valorizzazione dei giovani in quello che è diventato il patrimonio immateriale di Ruvo di Puglia, Aldo Patruno saluta la rinascita pugliese della Cultura dopo gli anni più duri della pandemia Covid.
Il fulcro della serata è stata la presentazione del libro “Remain in light – 50 anni di fotografie e incontri” (Rizzoli edizioni) del fotografo Guido Harari che ha conversato con il giornalista Livio Costarella e con il suo amico e sodale Vinicio Capossela a cui ha dedicato un libro fotografico. Entrambi hanno ricordato gli shooting a Rimini, in spiaggia; a Catania e ad Acireale; o nelle acque del torrente di Chiavicone con Capossela vestito come Johnny Depp nel film “Death man” di Jim Jarmusch. Di ogni icona della musica («che va raccontata per immagini») e non solo – da Kate Bush a Tom Waits, da Ennio Morricone a Lina Wertmüller. Harari ha catturato i lati inediti e, al contempo, rivelatori della loro essenza. A fine serata, una foto di gruppo ha suggellato l’inizio di questa edizione del Talos Festival.