La quarta edizione di “Rose & Rosati”, nello scorso fine settimana, coi suoi numeri discreti di affluenza, è emblematica della lenta ripartenza nel settore della valorizzazione e promozione del patrimonio enogastronomico e locale di cui, diverse settimane fa, parlava Rocco Lauciello, presidente Unpli Puglia nonché della Pro Loco di Ruvo di Puglia.
«Ripartire dalla bellezza della Puglia – diceva -, dal patrimonio artistico e storico, dalle tradizioni culinarie e dalla forza di volontà dei volontari: questo lo spirito con cui le Pro Loco Unpli pugliesi si apprestano ad affrontare il 2021. Una ripartenza, sì graduale, ma convinta, ponderata e che tiene conto di tutte le misure necessarie per arginare i contagi».
“Rose e Rosati”, a cura della Pro Loco di Ruvo di Puglia, è stato organizzata in collaborazione con l’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Ruvo di Puglia, con l’Assessorato Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, con il Teatro Pubblico Pugliese e con il Comitato Regionale Unpli Puglia.
Tra via Fornello, via Rosario e piazza Bovio un numero limitato di stand di aziende enogastronomiche nonché operanti nel settore dell’agriturismo e del florovivaismo, quasi tutte di Ruvo di Puglia. Presente anche una rappresentanza della Pro Loco di Cutrofiano, con le sue eccellenze quali ceramiche, luminarie e vini.
Una ripresa a piccoli passi, dunque, alla quale vanno rimossi gli ostacoli quali la carenza di manodopera e gli elevati costi. Non solo: è necessario snellire la burocrazia. Azioni necessarie per tutelare settori provati dalla pandemia Covid.
«Ma siamo fiduciosi – commenta Lauciello -. Le Pro Loco pugliesi sono compatte nella valorizzazione del territorio, nonostante le difficoltà».
Un esempio è il sodalizio tra le Proloco di Ruvo di Puglia, Corato e Andria nel progetto “Suoni ed esperienze sulla via Francigena” che si è innestato in “Rose & Rosati”: nelle due serate si sono esibiti i gruppi “Tarantula garganica” e, dal Salento, la Compagnia “Aria Corte”, in un percorso che lega Monte Sant’Angelo, Ruvo di Puglia e Brindisi, luoghi toccati dai viandanti pellegrini.
Nella due giorni, spazio alla cultura e alla conoscenza del territorio con la presentazione di “ZT- Un pittore nella Ruvo del Cinquecento”, sesto volume della collana “Studi rubastini”, scritto da Francesco Lauciello e la visita al Torrione aragonese tra via Rosario e corso Cavour che ha riscosso molto successo.
«C’è stato molto interesse nello scoprire questo monumento “privato” – commenta Lauciello -. Tra i visitatori, diversi provenivano dai paesi limitrofi: segno che l’arte e la storia di Ruvo affascinano anche chi non è del luogo».
Seguiti i laboratori di pasta fresca e di caseificazione mentre sei persone si sono iscritte al concorso di pittura estemporanea, dedicato al centro storico di Ruvo di Puglia: un modo singolare di conoscere ed entrare in contatto con le pietre antiche che tanto hanno da raccontare.