Cronaca

Roberto D’Ingeo: «Invitiamo a far volontariato nell’Anc “M.o.V.C. Dino Stasi”»

La Redazione
L'invito a iscriversi all'Associazione è rivolto a Carabinieri in quiescenza e a persone civili affinché dedichino parte del proprio tempo libero a chi ne ha bisogno. La sede è in via Bolognese 6​
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Lo scorso 25 gennaio la sezione ruvese dell’associazione nazionale dei Carabinieri “M.o.V.C.Cataldo Stasi” ha eletto il nuovo Consiglio direttivo per il quinquennio 2021-2026.

Il Consiglio è composto dai carabinieri Roberto D’Ingeo, Nicolantonio De Siate, Matteo Giannone, Angelo Mazzone, Giovanni Di Vittorio.

È stato nominato segretario di sezione il carabiniere Vincenzo De Silvio</strong>; revisori dei conti sono l’appuntato Rocco Antonio Summo e il carabiniere Roberto Volpe.

Il Consiglio ha eletto D’Ingeo come presidente, confermandolo in tale carica per la quinta volta consecutiva: il suo primo mandato, infatti, risale a febbraio 2001.

Sempre in seno all’Associazione, D’Ingeo ha svolto ruoli importanti nonché ricevuto riconoscimenti. A ottobre 2010 è stato eletto coordinatore provinciale Bari/Bat: ha svolto questa attività per due mandati quinquennali consecutivi. Per la vicinanza e le benemerenze acquisite verso l’Arma e l’Anc, a luglio 2020 ha ricevuto la nomina a “socio benemerito” dalla Presidenza Nazionale dell’Associazione Carabinieri.

Una vita dedita – come quella dei suoi colleghi – a proteggere il valore della dignità umana su cui si fondano i valori etici e civili attraverso la storia e l’operato dell’Arma che non mira solo a prevenire e a reprimere i crimini ma a proteggere i più fragili attraverso il volontariato. Per questo D’Ingeo rivolge un invito a tutti i ruvesi.

«Invitiamo i Carabinieri in quiescenza e persone civili – dice – a iscriversi all’associazione come volontari per dare un piccolo e sostanziale contributo attraverso il dono del proprio tempo tempo libero a chi ne ha bisogno». 

«L’Associazione Nazionale dei Carabinieri di Ruvo di Puglia – prosegue D’Ingeo – vanta una storia quasi centenaria. Come risulta dai documenti dell’archivio storico della Presidenza Nazionale, fu fondata nel 1930 e, per questo, le è stata conferita la Medaglia d’argento».

L’Associazione è stata intitolata al giovane carabiniere Cataldo Stasi, Medaglia d’oro al Valor civile, ucciso il 20 aprile 1988 dalla Banda della Uno Bianca, nel corso di un controllo. A condividerne la triste sorte il collega Umberto Erriu: entrambi erano poco più che ventenni.

E il 20 aprile di ogni anno, i familiari delle due vittime nonché la delegazione ruvese dell’Anc partecipano alla commemorazione in loro onore che si tiene a Baricella, dove Stasi aveva prestato servizio, e a Castel Maggiore, teatro dell’eccidio. Un rito interrotto negli ultimi due anni a causa della pandemia Covid-19.

Nel 2008,  l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inviò all’Anc di Ruvo di Puglia il Tricolore per onorare il giovane Carabiniere ucciso, esempio di «attaccamento e di senso del dovere per il bene comune».

Quel Tricolore fu benedetto a maggio dell’anno dopo, nell’ex Convento dei Domenicani, in occasione della presentazione del libro “Dino Stasi” edito dalla Anc di Ruvo di Puglia. Oltre ai genitori di Stasi, Francesco e Concetta di Caprio, ai fratelli Carmela e Michele, alla intensa e commovente cerimonia parteciparono Luciano Baglioni S. Commissario della Questura di Rimini; Pietro Costanza, già sovrintendente capo della Questura di Rimini; i Sindaci di Baricella e Castel Maggiore; Rosanna Zecchi, presidente dell’associazione “Famigliari vittime della Banda della Uno Bianca”, istituzioni civili e militari.

«Oltre a custodire e onorare la memoria di chi ha donato la propria vita per la sicurezza della comunità – prosegue D’Ingeo – l’Anc si dedica al volontariato, assicurando vigilanza e controllo nel centro antico e in eventi culturali, come il Talos Festival». Per questo prezioso servizio, il sindaco Vito Ottombrini tributò un encomio.

L’Anc, inoltre, partecipa attivamente alla vita culturale e sportiva della città.

Ogni due anni, infatti, fa conoscere la storia della Benemerita attraverso l’esposizione di divise, talvolta anche di veicoli e non solo a scala ridotta, alla Mostra-concorso nazionale “Arte del Modellismo”, a cura della Pro Loco di Ruvo di Puglia.

In onore del maresciallo Maurizio Stefanucci, morto in un incidente mentre era in servizio, nel 2003 sulla Ruvo-Corato, l’Associazione organizza l’omonimo torneo di calcio a 5 che si disputa nel corso dell’evento “Lo sport sotto l’Albero” a cura del Club Juventus “A. Fortunato”.

Particolare attenzione, infine, è data alla beneficenza (doni ai piccoli ricoverati al Policlinico di Bari) e all’istruzione: nel 2019, infatti, è stata istituita la prima borsa di studio “Cataldo Stasi”.

«Chi fosse interessato a essere parte attiva dell’Associazione – conclude D’Ingeo – può recarsi alla sede dell’associazione in via Bolognese 6».

venerdì 14 Maggio 2021

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