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Covid, indennità a favore dei Centri diurni. L’assessore Stea: «Importante garantire la sicurezza»

La Redazione
Approvata delibera di Giunta regionale per l'avviso pubblico per la manifestazione di interesse alla misura di indennizzo, rivolta ai centri che hanno sostenuto spese per misure di sicurezza antiCovid
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La Giunta regionale ha approvato una delibera per un avviso pubblico per la manifestazione di interesse alla misura di indennizzo diretta a enti gestori, pubblici e privati, di strutture semiresidenziali, pubbliche e private, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio-occupazionale, sanitario e socio-sanitario per persone con disabilità, che hanno sostenuto spese derivanti dall’adozione di sistemi di protezione del personale e degli utenti nel periodo decorrente dal 17 marzo 2020 al 31 luglio 2020. Il valore dell’assegnazione del fondo è pari a 2.760.000 euro.

«Un servizio, quello dei Centri diurni per diversamente abili, di grande rilevanza sociale – sottolinea l'assessore regionale al Personale, Giovanni Stea. È, però, importante che le strutture ripartano al più presto in sicurezza perché le persone con disabilità rischiano di vedere compromessi l’autonomia e il livello di partecipazione sociale raggiunti; al tempo stesso, le famiglie hanno bisogno di sentirsi sollevate dopo un periodo così lungo e faticoso di assistenza dei propri cari. Naturalmente l’attenzione sul rischio contagio deve rimanere massima.

Occorre essere prudenti e rispettare rigorosamente i protocolli di sicurezza definiti per la tutela di ospiti, famiglie e personale. Del resto, un centro ben organizzato e ben gestito può consentire alla persona con disabilità il mantenimento delle autonomie acquisite e la conquista di nuove abilità e conoscenze. Consente a persone altrimenti escluse dalle comunità dei cittadini di incontrare l’altra persona, sia essa con disabilità, o meno, sia essa educatrice.

Mette in condizione la persona con disabilità di vivere in un ambiente sereno, dinamico e creativo. Inoltre, permette alla famiglia della persona con disabilità di recuperare energie, e non solo fisiche».

mercoledì 12 Maggio 2021

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