Cronaca

A Castel Maggiore cerimonia di commemorazione dei Carabinieri Cataldo Stasi e Umberto Erriu

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
​Nel parco intitolato ai due militari, a Castel Maggiore, sono state piantumate altrettante querce piramidali, simbolo di forza, resistenza e coraggio. Anche il sindaco Chieco ha reso omaggio a Stasi​
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Era il 20 aprile 1988 quando a Castel Maggiore, in provincia di Bologna, due giovanissimi Carabinieri, il ruvese Cataldo Stasi e Umberto Erriu, di 22 e 24 anni, durante il servizio di pattuglia, venivano uccisi dai componenti della banda della Uno Bianca. 

E questo pomeriggio, a Castel Maggiore, a 33 anni dalla loro scomparsa, si è tenuta una intensa commemorazione nel Parco intitolato ai due militari.

Li hanno ricordati la sindaca Belinda Gottardi, il generale di brigata Davide Angrisani, nuovo comandante della Legione carabinieri Emilia Romagna, Rosanna Zecchi, presidente dell'Associazione dei familiari vittime della Uno Bianca; Daniela Volta, presidente del Consiglio comunale.

E anche se alla cerimonia non hanno preso parte le famiglie di Stasi ed Erriu, per il vigente divieto di spostamento tra regioni, loro erano lì, avvolte dall'abbraccio della comunità di Castelmaggiore.

Il parco è stato intitolato a Stasi e a Erriu perché è il luogo dove tanti ragazzi come loro praticano sport, si incontrano e quando si parla dei due giovani Carabinieri si deve pensare alla vita, come ha sottolineato la Sindaca che li ha chiamati «nostri Carabinieri, nostri concittadini, nostri figli, nostri fratelli».

In onore dei due militari caduti sono state piantumate altrettante querce piramidali, simbolo di forza, resistenza e coraggio.

Cataldo Stasi fu insignito alla memoria di Medaglia d'oro al valor civile. Nella motivazione è ricordato come "splendido esempio di non comune ardimento e di altissimo senso del dovere spinti fino all'estremo sacrificio".

Anche a Ruvo di Puglia,  esponenti del mondo politico hanno ricordato Cataldo Stasi.

Il giovane possedeva «un altissimo senso del dovere a cui oggi rendiamo omaggio –  come ha scritto il sindaco Pasquale Chieco sula pagina istituzionale Facebook -, mandando un pensiero affettuoso ai suoi familiari e ricordando un ragazzo ruvese, valoroso servitore dello Stato, orgoglio per la nostra città ed esempio di dedizione e fedeltà al nostro paese».

 

martedì 20 Aprile 2021

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