Al via l’app Io Prenoto, sviluppata da Dm Cultura, un sistema di prenotazione digitale che consente all’istituzione culturale di gestire, in modo facile e veloce, il flusso di visitatori, ottimizzando gli accessi. Attraverso la visualizzazione in mappa, il visitatore può scoprire la rete di istituzioni a lui vicine e approfondire la sua conoscenza del territorio.
Queste sono le principali missioni di Io Prenoto: fare rete, consentire a cittadini e turisti di essere maggiormente consapevoli del patrimonio culturale di Puglia e allo stesso tempo permettere a chi opera nei musei di attivare dei network costanti, spazi virtuali e reali di connessione per condividere esperienze, saperi, visioni.
Il visitatore può scaricare, dal 1° ottobre, l’app Io Prenoto dagli store iOS Apple o Android Google, selezionare il luogo da visitare, il giorno e la fascia oraria e prenotare il suo ingresso alla struttura, risparmiando tempo.
I musei che hanno già aderito all’app Io Prenoto e da cui partirà la sperimentazione sono Museo Castromediano, Biblioteca Bernardini e Fabbrica delle parole di Lecce; Castello e Museo del Territorio di Mesagne, Museo della Preistoria di Nardò, Museo storico-archeologico dell’Università del Salento a Lecce; Museo civico di Paleontologia e Paletnologia di Maglie; Castello Dentice di Frasso a Carovigno; Museo archeologico Ribezzo, Palazzina del Belvedere, Palazzo Granafei-Nervegna, Museo al Marinaio d’Italia e Tempio di San Giovanni al Sepolcro di Brindisi; Museo Leonardo da Vinci nella città del Galateo di Galatone; Museo del Territorio, Museo di Storia naturale e Galleria d’arte moderna e contemporanea di Foggia; Museo archeologico dei ragazzi di Nardò; Castello di Corigliano d’Otranto. E dodici musei sono in pole position per entrare nel circuito.
«Un’app per mettere in rete i luoghi e le persone– dice l’assessore all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone– assicurando a tutti i visitatori la sicurezza dovuta a questi tempi di emergenza sanitaria. Si tratta di un progetto che abbiamo fortemente voluto e che darà forza e valore alla visione dell’assessorato e del Polo Bibliomuseale. Abbiamo investito tutte le nostre energie sui beni culturali della Puglia, sulle biblioteche, sui musei. Volevamo che fossero molto più che bellissimi muri senz’anima e per questo abbiamo detto “non più un euro per il restauro senza un progetto di fruizione”, e poi, abbiamo provato a fare ancora di più lavorando con le istituzioni locali affinché questi potessero dialogare tra loro rilanciando sulla qualità e la diversificazione dell’offerta culturale.
Quest’app, allora, è un passo ulteriore, un’opportunità per promuovere l’intero patrimonio e renderlo a portata di click affinché i turisti possano scegliere con la consapevolezza che qui troveranno una regione sicura e che qualunque sia la loro esigenza avranno l’imbarazzo della scelta».
La Puglia, insieme all’Emilia Romagna, è capofila di questo processo grazie all’impegno condiviso con Dm Cultura.