Cultura

“Maledequote-20”, le foto del ruvese Mauro Ieva esposte a Bisceglie

La Redazione
Nell'ambito della mostra "Getting back", dedicata alla riappropriazione degli spazi con la creatività originata dalla pandemia da Covid-19. Fino al 20 agosto​
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È possibile visitare fino al 20 agosto, a Palazzo Tupputi (via Cardinale dell’Olio, 30), a Bisceglie, la mostra di fotografia contemporanea “Getting back”, organizzata da Bisceglie Approdi nell’ambito di “Macboat-Festival di Musica, Arte e Cultura”.

Questo il concept dell’esposizione: «Una riflessione profonda sul ritorno alla creatività originata dalla crisis della pandemia e dell’isolamento di ogni individuo, che si ritrova, si riscopre e si riappropria degli ambienti del vivere comune».

Quindi, al centro del progetto, di cui è curatore Giuseppe Fioriello, sono i luoghi e le persone al tempo della pandemia da Covid-19.

Tra le fotografie esposte, troviamo quelle del ruvese Mauro Ieva, presidente dell’associazione fotografica “Cacciatori d’Ombra”.

Ieva ha puntato sulla riappropriazione irrispettosa degli spazi urbani, a Ruvo di Puglia, nelle fasi 1 e 2 della pandemia da Covid-19.

«Questi dittici “Maledequote-20” sono il risultato del mio “sguardo” che si è soffermato sulle nostre strade nelle prime settimane del Covid-19. Non riuscivo a comprendere l’atto di gettare, ai margini dei marciapiedi o nei pressi dei supermercati, i dispositivi di sicurezza per evitare il contagio. Essi mi sembravano i segni di una paura dell’essere civili, una malattia atavica da cui non si riesce a guarire. La mala educazione è una sorta di “libidine” che non fa la differenza con i “porci”, essendo essi, però, una specie che rispetta il proprio istinto, mentre noi no. Quante mascherine e quanti guanti si aggiungeranno alle numerose unità già note nei nostri mari. Le nuove cicche di questo tempo rappresentano la paura di essere educati».

Ad accompagnare i dittici, i versi del poeta e musicista ruvese Vincenzo Mastropirro dalla sua silloge “Nudosceno”.

L’amore tra i porci è sano e duraturo, l’altro sprofonda negli spot.

I porci ingannano/il loro sguazzare nel fango/è sintomo d’amore/

è la loro felicità”.

Espongono Alessio Deluca, Domenico Fioriello, Domenico Tattoli, Federica Claudia Soldani, Francesco Mezzina, Giovani Rinaldi, Giuseppe Fioriello, Ivan Losapio, Mauro Ieva, Patrizia Ricco, Pasquale Amendolagine, Pio Tarantini, Stefano Di Marco.

La mostra è aperta dal lunedì al sabato. Sarà chiusa il 14-15-16 agosto.

domenica 9 Agosto 2020

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