Politica

Riaprono Centri Antiviolenza e strutture per non autosufficienti, disposizioni regionali

La Redazione
​Il professor Pier Luigi Lopalco, dirigente del coordinamento per le emergenze epidemiologiche, ha curato la redazione di specifiche direttive per la loro applicazione
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Il governatore Regione
Puglia, Michele Emiliano e il direttore del Dipartimento Politiche della
Salute, Vito Montanaro, hanno firmato due disposizioni regionali relative alle
strutture residenziali, semiresidenziali, ambulatoriali, domiciliari per
soggetti non autosufficienti, diversamente abili, psichiatrici e affetti da dipendenze
patologiche.

Le novità per le due
disposizioni sono:

1. la possibilità di
autorizzare nuovi ingressi nelle strutture residenziali a condizione che la
struttura abbia a disposizione la stanza singola per ospitare l’assistito per
14 giorni;

2. effettuazione del tampone
per il test Sars Cov 2 in ingresso e dopo 14 giorni;

3. gratuità dei tamponi per i
nuovi ricoveri sia in strutture sanitarie e sociosanitarie sia in strutture socio
assistenziali;

4. competenza
nell’effettuazione dei tamponi da parte dei Dipartimenti/Aree/DSS della ASL
dove c’è la struttura;

5. le aree dedicate Covid-19
non sono più obbligatorie ai fini dei nuovi inserimenti in struttura, ma
saranno necessarie per la gestione dei pazienti sospetti/probabili/confermati
Covid

«L’attuale situazione
epidemiologica del contagio da Covid-19 nel territorio pugliese – spiega il
direttore di dipartimento, Vito Montanaro – ci consente finalmente di riaprire
servizi e attività di particolare rilevanza per i minori e le famiglie
pugliesi».

Inoltre, sono state definite
le misure per riavviare in sicurezza servizi in precedenza sospesi quali i
Centri Famiglie, gli Spazi neutri e l’Educativa domiciliare.

«Le nuove disposizioni –
prosegue Montanaro – contengono indicazioni puntuali di carattere
generale e organizzativo, finalizzate alla prevenzione, contenimento e
gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19 nella Fase 3, e investono anche i
servizi antiviolenza (centri antiviolenza, case rifugio di prima e di seconda
accoglienza) chiamati in questi mesi a far fronte a situazioni gravi e
complesse, rese ancor più delicate dalla lunga convivenza “ forzata” delle
donne con i maltrattanti (che rappresentano la più alta percentuale degli autori
dei maltrattamenti).

Le disposizioni sono
destinate anche ai servizi a carattere residenziale per minori e per gestanti
madri con figli, con l’obiettivo di consentire la graduale ripresa delle
normali attività interne ed esterne alle suddette strutture.

Particolare attenzione è
stata posta nel fornire indicazioni per i nuovi inserimenti di emergenza nelle
strutture residenziali al fine di tutelare la salute degli/delle ospiti e di
tutto il personale impiegato, oltre che per favorire la regolare ripresa delle
relazioni familiari, attraverso i previsti rientri in famiglia dei minori».

Il professor Pier Luigi
Lopalco, dirigente del coordinamento per le emergenze epidemiologiche, ha
curato la redazione di specifiche direttive per l’applicazione puntuale
di queste disposizioni.

giovedì 18 Giugno 2020

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