Cronaca

A oggi, più di 22mila persone rientrate dal Nord

La Redazione
Tra i ricoverati negli ospedali pugliesi, molti sono parenti di chi è giunto da ex zone rosse. Lo ha spiegato Gioacchino Angarano, dirigente del reparto di Malattie infettive del Policlinico​
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In Puglia continuano ad arrivare persone provenienti dalle regioni del Nord: 907 sono le autocertificazioni inviate alla Regione solo nella giornata del 18 marzo (data dell’ultimo aggiornamento) e, con esse, arrivano anche potenziali contagi.

Molte persone ricoverate negli ospedali pugliesi, infatti, sono parenti di persone, soprattutto giovani, rientrati da Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, come ha spiegato il professor Gioacchino Angarano, dirigente del reparto di Malattie infettive del Policlinico di Bari, in diverse interviste rilasciate nei giorni scorsi a giornali e televisioni locali.

In tal modo i contagi si stanno moltiplicando, ha chiarito il medico, come era stato previsto nei giorni scorsi dal governatore Michele Emiliano, che aveva invitato i pugliesi residenti al nord a non rientrare. Uguale sollecitazione era stata fatta dal sindaco di Bari, Antonio Decaro.

Ma i rientri continuano, come mostrano i dati in possesso della Regione: in totale – dal 29 febbraio al 18 marzo – sono 22.947 le persone che hanno firmato l’autocertificazione e dovrebbero sottostare alla quarantena di 14 giorni. Il picco dei rientri si è avuto nei giorni 8 e 9 marzo. Il problema è che queste persone, pur restando in quarantena, hanno comunque contatti con i familiari, che in molti casi diventano veicoli del contagio.

venerdì 20 Marzo 2020

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