Politica

Consiglio Comunale, Irene Turturo fa riflettere

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Azioni a tutela delle donne vittime di violenza; giustizia; piano sosta e disabilità; sport e scenari politici tra gli altri argomenti portati sugli scanni nella sala conferenze della Pinacoteca
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Ha inizio con una riflessione dell’assessora alle Politiche Sociali e vicesindaca Monica Montarulisulla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donnee la violenza di genere il Consiglio Comunale del 25 novembre scorso, nella sala conferenze della Pinacoteca Comunale.

Niente manifestazioni ma incontri di approfondimento – come quello dedicato a Santa Scorese al “Tannoia” – e azioni sul territorio a tutela delle donne, vittime di violenza spesso familiare.

Segue il question time. Il consigliere Damiano Binetti (Un’altra IDeA per Ruvo) segnala il cattivo funzionamento dell’illuminazione a pavimento nei giardini di Piazza Dante e la necessità di predisporre un’altra rampetta “anti barriera architettonica” nei pressi di un supermercato.

Il consigliere Antonello Paparella (Forza Italia) annuncia la sua cooptazione nel Comitato Direttivo Anci Puglia.

La consigliera Mariatiziana Rutigliani (Forza Italia) chiede se sia stata richiesta la revoca in autotutela della delibera di Giunta Regionale del dicembre 2018 con cui si duplicava l’indirizzo nel Liceo Scientifico “Sylos-Fiore”, a Terlizzi, “ai danni” del Liceo Scientifico “O. Tedone”): il sindaco Pasquale Chieco dichiara che non si intende più contrastare la decisione assunta dalla Giunta Regionalie ma si rinforzerà il Polo liceale avviando il Liceo Musicale a Ruvo di Puglia.

Il Sindaco, poi, fa delle riflessioni sulle dimissioni della consigliera di maggioranza Irene Turturo: si tratta di una sconfitta per tutta l’assise, per tutta la città e per chi le ha rassegnate.Respinge le accuse di non aver consentito e non consentire ai consiglieri di svolgere il proprio mandato adeguatamente: proprio il conferimento delle deleghe – alla stessa Turturo era stata conferita la delega al centro storico – dimostra il contrario. Lei vi ha rinunciato ed è stato un peccato perché avrebbe potuto continuare a dare tanto alla città in un percorso amministrativo che guarda a sinistra, alla riduzione del consumo di suolo, scelte condivise anche da lei (come l‘accoglimento parziale dell’osservazione n. 50 al Piano Urbanistico Generale). Lui, prosegue, scevro delle intricate logiche politiche, lavora per la città e fa autentica Politica. Alla fine dà il benvenuto alla neoconsigliera Angela Bruni che surroga Turturo.

Un’appassionata consigliera di maggioranza Pina Picciarelli (AppDem) ricorda al Sindaco che questo discorso, in cui si intravede un’autocritica, deve essere il punto di partenza per ricucire saldamente il rapporto con l’intera maggioranza che lo supporta sino alla fine del mandato: la perdita di Turturo («un pezzo da 90») deve far riflettere e non è lo strumento delle deleghe – a cui le non crede – la dimostrazione di una effettiva stima di chi lo sostiene.

Rammarico per le dimissioni della consigliera, da loro stimata,è espresso anche dai consiglieri Lia Caldarola (capogruppo di Sinistra Ruvese) e Rino Basile (capogruppo di Ruvo Futura): entrambi danno il benvenuto alla neoconsigliera Bruni.

Il consigliere Antonello Paparella ritiene che il mandato elettorale vada adempiuto sino alla fine, tuttavia rispetta la decisione di Turturo e invita a fare una valutazione politica; a trovare risposte e soluzioni a criticità serie e a evitare sperpero di risorse pubbliche.

La consigliera Rutigliani dà il benvenuto a Bruni: ritiene una grande perdita per l’assise le dimissioni di Turturo. Pronostica altre dimissioni per diverse motivazioni.

Il consigliere Piero Paparella (Fratelli d’Italia) ritiene che Turturo avrebbe potuto continuare a sedere sullo scanno per i suoi elettori e per la città. Una forte personalità che non deve intimidire la neoconsigliera Bruni che saprà, di certo, apportare contributi importanti nel consesso.

Il consigliere Binetti (non lesina frecciate a queste dimissioni, siapure rassegnate da una persona «stimabilissima e politicamente garbata». Per lui è il secondo atto di una commedia iniziata a marzo, quando i tre consiglieri di AppDem (Turturo, Picciarelli e Francesco Summo) non presentandosi alla seduta consiliare del 13 marzo fecero aprire una crisi amministrativa. Dichiarazioni a cui segue l’infervorata replica di Picciarelli: «AppDem non fa commedie ma esprime liberamente il proprio pensiero perché siamo in democrazia».

Ha inizio la discussione dell’ordine del giorno.

È anticipata al primo punto la surroga della consigliera Turturo con Angela Bruni (prima non eletta nel PD, con 174 voti, alle amministrative 2016). Surroga approvata all’unanimità e immediatamente eseguibile. La consigliera Angela Bruni, nel suo discorso di insediamento, fa una dichiarazione di intenti che lascia trasparire la sua appartenenza alla corrente “Ottombrini-Montaruli”.Le dimissioni di Irene Turturo, dichiara, sono una sconfitta per la città e ricorda come il Partito Democratico non aveva bisogno di commissariamento. Lavorerà per Ruvo di Puglia con passione e competenza.

È approvato a maggioranza il verbale dell’assise del 6 novembre scorso.

Approvato all’unanimità il piano di diritto allo studio per l’anno scolastico 2019-2020.

Si passa alla discussione del punto 4 odg, relativo al riconoscimento di legittimità, ex art. 194, dei debiti fuori bilancio per un importo complessivo pari a più di 69mila euro. Dopo la relazione dell’assessore alle Finanze Rocco Marone, il consigliere Paparella di Forza Italia chiede alla Giunta di impegnarsia trovare le risorse, almeno per il prossimo bilancio di previsione, per la manutenzione stradale. Marone replica che il riconoscimento di questi debitifa riferimento a pregressi debiti pari a 500mila euro per le spese legali. Il Sindaco, aggiunge, che si potrebbe ricorrere anche a un mutuo straordinarioper la manutenzione stradale, nonostante la strada preferita dall’amministrazione siano i fondi stanziati da Bari e Bruxelles: al momento ci sono solo soldi per i rattoppi.Il provvedimento è approvato con 9 voti favorevoli della maggioranza e 5 contrari dell’opposizione, 1 astensione (Bruni) e diventa esecutivo con 9 voti favorevoli e 6 astenuti.

Si passa al punto 5, relativo alla mozione presentata dai consiglieri di opposizione di Forza Italia sulla revisione della geografia giudiziaria e la riapertura della sezione ruvese del Tribunale di Trani. Rutigliani spiega la necessità e l’importanza di riavere in città la sezione del Tribunale di Trani, la cui chiusura, con la legge Severino, suscitò nel 2013 grandi polemiche e proteste tra gli addetti ai lavori soprattutto per il grave colpo inferto alla giustizia: una giustizia lenta, è una giustizia negata. Spazi sovraffollati, udienze nei corridoi tanto che il Presidente del Tribunale ha fatto richiesta di fitto di locali da adibire a sale udienze e questa sua richiesta è già un validissimo motivo perché il Consiglio invii istanza a Roma. Il Sindaco spiega che la revisione giudiziaria riguarda soprattutto le città ad alta concentrazione di criminalità organizzata, tuttavia, suggerisce di creare una Commissione consiliare e tecnica, in collaborazione anche con gli altri comuni interessati, che possa istruire un’istanza organica da presentare al Ministero della Giustizia. L’ordine del giorno è approvato e diventa immediatamente eseguibile all’unanimità.

Si passa alla discussione del punto 6 odg, relativo alla mozione presentata dai consiglieri di Forza Italia sulla gestione degli impianti sportivi comunali e sulla necessità di predisporre i bandi di assegnazione. Rutigliani si fa portatrice delle istanze delle associazioni sportive di usufruire degli impianti che, quando non assegnati, versano in condizioni precarie tali da non garantire la sicurezza. Il Comune, quindi, predisponga bandi di assegnazione per la gestione a favore delle stesse. Nella mozione si fa riferimento agli impianti sportivi di via Paolo VI e via Madonna delle Grazie, al Parco Levi, ma anche le palestre potrebbero essere affidate in gestione alle associazioni con il compito di apportare migliorie e di riqualificare con il supporto di eventuali finanziamenti a costo zero già previsti dalle convenzioni tra Anci e Istituto di Credito sportivo e la Lega Nazionale Dilettanti e Professionisti sia di finanziamenti regionali. Precisazione che tranquillizza un perplesso Sindaco il quale paventa i trascorsi, quando alcune associazioni si erano assunte questo compito non adempiendolo. L’assessora Filograno con delega allo Sport dichiara che per il Parco si è proposto alla Regione un progetto di riqualificazione per 100mila euro</a>; per quanto concerne il campo Paolo VI, attualmente affidato a due associazioni calcistiche, si sta predisponendo una manifestazione di interesse e tra pochi giorni sarà fruibile la palestradella scuola media “D. Cotugno”: una consegna tardiva dovuta a motivi burocratici. Filograno, poi, ricorda che con le associazioni sportive – non tutte purtroppo – si è instaurato un dialogo costruttivo, addivenendo a intese. Il punto passa all'unanimità.

Si discute il punto 7 odg, presentato dai consiglieri Paparella di FdI e Binetti sulla sottoscrizione di un nuovo protocollo che modifichi e integri la disciplina sul funzionamento del traffico nelle aree blu di sosta, a pagamento, focalizzando l’attenzione sui diritti dei diversamente abili violati da quello attuale. L’obiettivo è quello di garantire la sosta gratuita sulle aree blu, nel caso in cui lo stallo dedicato sia occupato, a tutti i diversamente abili in possesso dello specifico contrassegno rilasciato ai sensi dell’art. 381 del Regolamento di esecuzione del Codice della strada, comprendendo anche coloro che necessitano permanentemente di un accompagnatore. Per i due consiglieri, in questo momento si sta attuando una discriminazione sostanziale perché si garantisce la sosta gratuita solo ai diversamente abili titolari di patente di guida e di autovettura. Fanno leva anche sulla sentenza della Corte di Cassazione n. 24936 / 2019 che riconosce il diritto a tutti i diversamente abili di sostare gratuitamente sulle aree blu a pagamento. Paparella fa un rapido excursus del cammino intrapreso dall’opposizione per garantire a tutti i diversamente abili la sosta gratuita sulle aree blu: la bocciatura, nell’assise dello scorso gennaio, della mozione presentata dai cinque consiglieri di centro destra di esentare dal pagamento tutti quei veicoli a servizio delle persone con capacità di deambulazione ridotta e detentori dello speciale contrassegno di cui all’art. 381 del Regolamento di Esecuzione del Codice della Strada; la sottoscrizione, anche sulla spinta delle proteste dei Cittadini delle strisce bianche, di un Protocollo tra il comandante Salvatore Berardi, dirigente dell’area 7 e l’azienda concessionaria del servizio di prevedere la sosta gratuita per i conducenti diversamente abili automuniti. Secondo Paparella non è ammissibile che per prevenire il rischio di un abuso di un diritto, si debba operare di fatto una discriminazione, denunciata anche dal campione paralimpico di handbike Luca Mazzone. Se la consigliera Caldarola eccepisce che nel caso indicato nella sentenza le aree dedicate ai diversamente abili sono insufficienti, mentre a Ruvo di Puglia i numeri dei posteggi sono superiori a quello degli aventi diritto; il consigliere Basile, dopo aver spiegato che il contrassegno è rilasciato da una Commissione ad hoc sulla base di un certificato d’invalidità rilasciato in base alla legge 104/1992 o alla legge 18/1980 (quella di accompagnamento), dichiara che il beneficio vada concesso solo a chi necessita di accompagnamento. Ma Paparella sul punto non transige. Intanto, il consigliere Orazio Saulle (Forza Italia) suggerisce di creare tanti posteggi dedicati quanti sono coloro che ne hanno bisogno. Dopo una pausa di sospensione, il consigliere Basile, a nome della maggioranza, dichiara di dare voto negativo,ma nella prossima assise si discuterà della possibilità di estendere il diritto di parcheggiare gratuitamente nelle aree blu anche a chi accompagna i diversamente abili: infatti, è stata data la possibilità di parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu solo ai diversamente abili automuniti e con regolare patente mentre nessun beneficio del genere è stato previsto i diversamente abili più gravi accompagnati. L’ordine del giorno è bocciato con 9 voti della maggioranza contro 5 dell’opposizione.

Sono accorpati i punti 8 e 10 odg riguardanti leinterrogazioni del consigliere Giovanni Mazzone (Puglia Popolare) sulla gestione dei locali impianti di pubblicità e la gestione dei servizi tributari minori locali nella fase di transizione tra la Ruvo servizi srl e la Abaco. Delle risposte date a entrambe non è soddisfatto. Nel primo caso non è stata verificata la sussistenza di autorizzazioni e permessi di costruire rilasciati dal Comune. Inoltre Mazzone rileva la presenza di impianti pubblicitari non autorizzati, senza permessi a costruire o con permessi non rinnovati dal 2008. Sono state attivate le procedure di rimozione? Chi controlla? Per quanto concerne la seconda interrogazione, il consigliere dichiara che la Abaco si è resa conto della presenza di impianti senza ruolo al 2014 per cui, al fine di evitare un danno erariale, ha chiesto accesso agli atti relative ad alcune campagne promozionali. L’assessore Marone concorda sulla necessità di verificare la regolarità delle posizioni e informa che si sta provvedendo a rinnovare il Regolamento pubblicitario. Gli fa eco il Primo cittadino che fa notare la necessità di dare un assetto organizzativo più ordinato.

Sarà riproposta nel prossimo consiglio l’interrogazione presentata dai consiglieri di centro destra sui lavori aggiuntivi della della cooperativa DI.VI. per cui è stato emesso un decreto ingiuntivo in favore della società contro il Comune di Ruvo di Puglia: manca la documentazione necessaria (punto 9 odg).

La convenzione tra Amministrazione Comunale e associazione turistica Pro Loco per la gestione della Torre dell’Orologio è al centro dell’interrogazione proposta da Binetti e Piero Paparella (punto 11 odg).Binetti fa notare come la convenzione sia scaduta nel 2017 e chiede se siano state fatte delle volture così come stabilito nella stessa. Risponde l’assessora Filograno che non sono state fatte volture perché sono realizzati pochi accessi nel corso dell’anno e solo durante specifici eventi. Ciò è dovuto anche alla difficoltà di accesso alla stessa, con una scala ripida; inoltre, l’allaccio alla corrente elettrica alla Torre è fatto dal Comune solo per manifestazioni patrocinate dallo stesso. Poi, è vero che la Convenzione è scaduta, ma la gestione è stata prorogata per evitare interruzioni.

Esame e istruttoria riguardanti le pratiche presentate per lo stato di calamità atmosferica per le gelate di fine febbraio 2018 avute sull’intero territorio sono l’oggetto dell’interrogazione di Piero Paparella e Binetti. Entrambi sono insoddisfatti perché attendono un riscontro scritto sullo stato dell’iter, stante la non completezza dell’istruttoria al 30 settembre scorso (12 odg).

Sempre i consiglieri Paparella e Binetti chiedono quali azioni si stiano intraprendendo per garantire il funzionamento dell’illuminazione nei prati di Piazza Dante e della fontana a pavimento in via Griffi, in funzione solo dopo la sua inaugurazione, nel 2015, e mai più attiva forse per danneggiamenti agli impianti elettrici che la controllano. L’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Giordano rassicura che ci si sta muovendo per farla funzionare e che è prevista una variazione di bilancio in tal senso.

Situazione del comparto F e condizioni delle vie Francesco Paolo Sparapano, Domenico Ciliberti, don Vincenzo Amenduni sono al centro di un’altra interrogazione proposta dai consiglieri Binetti e Paparella (14 odg).

Constatata la consegna parziale delle opere di urbanizzazione in queste strade nonostante il Consorzio si fosse impegnato a realizzarle in virtù di una convenzione decennale scaduta nel 2018, cui era legata una polizza fideiussoria, i consiglieri fanno notare una situazione paradossale. Infatti quelle vie sono pubbliche avendo il Comune installato la segnaletica e impianti di illuminazione. ma agli atti risultano essere parte di un cantiere privato.Di conseguenza, unico responsabile dovrebbe essereil Consorzio. E si tratta di una situazione da risolvere soprattutto perché via don Vincenzo Amenduni, che collega la via vecchia per Bisceglie all’estramurale Pertini, è in cattive condizioni come anche le strade considerate. L’assessore Giordano, risponde che con una delibera consiliare è stata approvata la variante urbanistica che prevede la possibilità di presentare progetti di lottizzazione riferiti a quattro sub-comparti. Non essendoci motivi di carattere economico, non è stata fatta la proroga della convenzione e la polizza fideiussoria è subordinata alla collaudo delle opere finite e alla presa in consegna da parte del Comune. Giordano fa notare che, come stabilito nella convenzione, si può applicare la clausola che fa salva la facoltà del Comune di provvedere direttamente all’esecuzione dei lavori di costruzione delle opere e servizi, in sostituzione del Consorzio e a spese dello stesso quando questi non vi abbia provveduto o sia in mora. Garantisce che l’Amministrazione si assicurerà il rispetto della convenzione da parte del Consorzio, assegnando un termine preciso.

È rinviata alla prossima assise la discussione dell’interrogazione sulla pubblica illuminazione di via Senatore Jannuzzi dal momento che la documentazione non è giunta in tempi congrui (15 odg).

L’assise si scioglie alle 21.00.

mercoledì 4 Dicembre 2019

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